Ma gli artisti veri, quelli di una volta, quelli che con la loro vita rendevano onore al significato, importante, straordinario, di questa definizione, dove sono finiti?
Dov’è la vita fuori dagli schemi, trasgressiva, intensa, mai banale, che li contraddistingueva? Dov’è il loro senso della libertà, la loro mancanza di vincoli mentali e culturali? Dov’è la loro ricerca del gruppo…dello scambio? Insomma dov’è l’artista?
Oggi buona parte di coloro che si definiscono tali sono individui privi di personalità, prigionieri delle convenzioni sociali, spesso con la puzza sotto il naso perché portatori dell’ abominevole virus del pensiero giudicante, che magari non hanno fatto e non faranno mai nulla che valga la pena, non solo di essere ricordato, ma nemmeno di essere guardato , che non vedono più in la del pennello, scalpello, matita, chitarra, mouse o fotocamera che tengono in mano.
Beh, a questi signori bisognerebbe togliere il diritto di usarla quella parola…una volta aveva un grande valore
( Pensieri Sparsi)