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Partorire “in solitaria” ai tempi del Coronavirus: la storia di Daniela

2020-03-25 11:08:59

In questo periodo di emergenza per il Coronavirus, cambia anche il modo di partorire per le donne. Ecco l'esperienza di Daniela, neomamma di Bari che ha raccontato il suo parto solitario senza parenti e amici a supportarla.

Il piccolo Jacopo, come tanti altri bambini venuti alla luce in questo difficile periodo di pandemia che sta coinvolgendo tutto il mondo, è nato lo scorso 17 Marzo. Proprio mentre, anche in Puglia, esplodeva l’emergenza coronavirus in tutti gli ospedali della Regione.

Mamma Daniela, al nono mese di gravidanza, si reca al Policlinico di Bari nel giorno prestabilito per il parto cesareo, ed è consapevole che questo sarà parto dal sapore diverso rispetto agli altri.

Nessuno dei familiari, compreso il marito, ha potuto vederla o starle vicino in un momento così delicato e importante. Ad aggiornarli dell’avvenuto cesareo è stata un’infermiera, che ha chiamato il marito di Daniela per avvisare che era andato tutto bene.

Il neopapà, però, non ha potuto entrare in ospedale per vedere e abbracciare il nuovo arrivato. Ha potuto vederlo solo da lontano, in una incubatrice, qualche giorno dopo.

I parenti sono rimasti lontani per sicurezza. Per fortuna c’è lo smartphone, attraverso il quale Daniela invia alla mamma, alla sorella e ad altri familiari le foto del piccolo.

Mentre tutto intorno sembra fermarsi per combattere contro un nemico invisibile ma pericoloso, la vita non si ferma e compie i suoi quotidiani miracoli.