Abolire queste cattive abitudini anche nei nove mesi di gravidanza assicura un migliore quoziente intellettivo e uno sviluppo ottimale del cervello del piccolo.
L’alimentazione del bebè per i primi sei-otto mesi dovrebbe basarsi sull’allattamento al seno. A partire dai sei mesi il pediatra fornisce indicazioni circa lo svezzamento più adatto, tenendo conto di eventuali allergie.
Il latte vaccino prima che il bimbo compia un anno è sconsigliato, e dopo non si dovrebbero superare i 200-400 millilitri al giorno. Siccome i bambini prediligono i sapori dolci, salati e saporiti, è bene educarli a far conoscere loro anche altri cibi più sani e vari.
L’ambiente, infine, deve essere ricco di stimoli. Il cervello di un neonato ha il suo massimo sviluppo nei primi due-tre anni. Esperienze positive precoci in famiglia e nelle strutture come i nidi sono associate ad una sano sviluppo sociale ed emotivo, ad esiti scolastici e risultati professionali più brillanti e, in generale, ad una migliore salute.
Leggere fiabe ad alta voce nei primi tre anni di vita del bambino è fondamentale, perchè riduce il rischio di ritardi del linguaggio, migliora le abilità linguistiche e la capacità di espressione e comprensione delle parole.
I bimbi che ascoltano spesso i genitori che raccontano fiabe hanno un vocabolario di parole più ricco e sono anche più fantasiosi ed empatici.
Nei primi mille giorni di vita, invece, sarebbe utile eliminare del tutto o limitare il più possibile l'utilizzo dei dispositivi elettronici come tablet e cellulari. Alcuni studi recenti hanno infatti dimostrato che tendono a creare un isolamento del bambino in un mondo virtuale e che, a lungo andare, l'utilizzo di tali strumenti potrebbe compromettere le abilità linguistiche e le funzioni cognitive.
Rendere il piccolo partecipe della vita familiare è altrettanto importante: è qui che il bambino comincia a formare la sua identità ed è bene che si senta parte di un gruppo (appunto quello familiare), composto di membri e regole da rispettare.
Ricoprire il bambino di regali non è l'ideale: nei primi anni di vita, invece, sono indispensabili le esperienze, quelle che restano impresse nella mente del bambino e lo aiutano a diventare un adulto più consapevole e responsabile.
Lasciate quindi che esplori e scopra (sempre con la vostra guida), senza mai dargli l'impressione che lo stiate sorvegliando nei suoi movimenti. I bambini devono sentirsi liberi di muoversi e di sperimentare (lo diceva anche Maria Montessori),ma senza percepire sul collo la stretta sorveglianza degli adulti.
Crescere è un percorso che genitori e figli fanno insieme, dal momento in cui vengono concepiti, e presuppone fasi e momenti diversi da vivere.