Mamma Oggi

Founder Junior

Farsi capire dai neonati con il Linguaggio degli Amanti

2020-02-14 15:10:24

Quando mio figlio era un bebè, capitava spesso che piangeva apparentemente senza un motivo plausibile. Mi chiedevo: ma cosa vuole adesso, ha mangiato, l’ho cambiato, ha dormito, ecc. Se una mamma è alle prime armi è facile che il pianto del suo primo figlio la metta completamente in crisi.

Personalmente ricordo che era come se non riuscissi ad entrare nel suo mondo, ad utilizzare il medesimo linguaggio per comprenderlo e farmi capire.


Poi, un’ostetrica a cui ho raccontato la mia frustrazione, mi ha riportato una citazione che vorrei condividere assolutamente con voi, per quanto è bella e vera.


“Per farsi capire dal neonato occorre parlare il Linguaggio degli amanti. Degli amanti? Sì proprio così, hai capito bene. E cos’è che dicono, gli amanti? Non si parlano: si toccano. Sono timidi, pudichi. Per toccarsi, per accarezzarsi, preferiscono mettersi nel buio. Spengono la luce, oppure semplicemente chiudono gli occhi. Rifanno la notte intorno a sé, la notte degli altri sensi. Per essere più altro che tatto. 


Nelle tenebre ritrovate si toccano, si palpano, si si sfiorano con delicatezza.

Si circondano con le loro braccia, rifanno intorno a sé la carne, l’antica prigione. Non fanno alcun rumore, le parole sono talmente inutili e se utilizzate possono fuorviare.

Sono le loro mani a parlare, sono i loro corpi a capire. I loro respiri che si mescolano ed esplodono di gioia. 


Ecco cosa occorre al neonato, ecco che cosa capisce. Ecco come parlargli: toccandolo, accarezzandolo, secondo il suo respiro” (Frederick Leboyer)