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Coronavirus: la straordinaria lezione dei bambini (da non dimenticare)

2020-05-05 13:37:17

Mentre gli adulti fanno i capricci, i bambini ci insegnano a vivere. Se ci guardiamo intorno, chi più, chi meno ha qualcosa di cui lamentarsi. C’è chi vive male la privazione protratta della libertà in questo particolare periodo, chi guarda gli altri con odio solo perché ricominciano ad uscire.

Ci sono anziani che hanno ammesso di andare a fare la spesa più volte al giorno, noncuranti della circolazione del virus, solo per non sentire la solitudine che attanaglia le loro giornate. E poi ci sono i ragazzi, che organizzano “fuitine d’amore” per un bacio ed una carezza fugaci alla fidanzatina.

Qualcosa mi lascia pensare che anche questa fase 2, che in tanti aspettavano, non sarà per niente facile. E’ dura perché il futuro è incerto, oscuro e confuso. Al momento non c’è nessuno che sia in grado di indicare la strada precisa da seguire. 

Anzi, il percorso sembra più che mai costellato da incroci e vicoli ciechi.

E’ un momento storico complesso e frustante per tutti. Guardando un po’ in giro, verrebbe da pensare quello che recentemente ha dichiarato Guccini: “Quando tutto sarà finito, gli uomini non saranno affatto migliori”.

In questo frastuono caratterizzato dai capricci degli adulti, c’è una parte della popolazione che ha accettato la situazione con una naturalezza disarmante: i bambini. Con una leggerezza di adattamento che ha dell’incredibile, trottano verso il futuro trascinati dalla placida e benevola forza della vita.

Eppure, a pensarci bene, il presente gli è stato negato a tutti gli effetti in questi due mesi e forse anche nei prossimi niente tornerà come prima.

Grazie alla loro forza vitale i bambini riescono a relativizzare il nuovo presente, la nuova normalità con cui devono fare i conti.

Forse la chiave di lettura sta proprio lì. Per un bambino il presente è tutto, mentre noi adulti a fatica riusciamo a distaccarci dal passato (che ora ci sembra particolarmente abbagliante e piacevole rispetto ai tempi che stiamo vivendo) o a programmare il futuro, che ora più che mai è fonte di ansia e dubbi.

E se provassimo ad imparare da loro, dai bambini? La loro è una straordinaria lezione che non possiamo dimenticare, anche quando tutto questo sarà solo un ricordo.