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QUALI SONO I PRINCIPALI COSTITUENTI DEL LATTE MATERNO?

2021-07-05 08:55:16

Approfondiamo questo argomento, che è molto importante e che invece spesso viene trascurato

QUALI SONO I PRINCIPALI COSTITUENTI DEL LATTE MATERNO?


ACQUA: Costituisce l’87% del suo volume. Serve per produrre nuove cellule, eliminare le scorie e compensare le perdite abbondanti che si hanno attraverso le urine, il sudore, ecc.
Il contenuto calorico del latte, calcolato in base ai suoi componenti “combustibili” (grassi, zuccheri, proteine), è in media di 700 calorie al litro.
PROTEINE: La maggior parte è sintetizzata dalle cellule della ghiandola mammaria. Sono presenti in piccole quantità anche le proteine del sangue. Sono molecole complesse formate dall’unione di molecole più semplici, gli aminoacidi, i “mattoni” dei tessuti umani. La composizione delle proteine del latte umano è tale da renderle assimilabili al 100% da parte dell’organismo del lattante.
1 – caseina: è una grossa proteina ricca di fosforo riunita in piccoli aggregati contenenti calcio, magnesio e fosforo facilmente digeribili.
2 – proteine del siero di latte: il latte umano non contiene la beta lattoglobulina, che provoca una grave allergia.
3 – alfa lattoalbumina: è necessaria per l’assimilazione del lattosio, lo zucchero presente in abbondanza nel latte umano e indispensabile per l’accrescimento delle cellule celebrali.
4 – lattotransferrina: importantissima, serve a fissare il ferro e a favorire l’assorbimento intestinale. Nell’intestino lascia il ferro necessario per lo sviluppo dei batteri non patogeni contribuendo alla formazione della flora intestinale benefica, utile per la difesa dalle infezioni. Grazie a questa proteina tutto il ferro contenuto nel latte materno viene assimilato e utilizzato.
5 – immunoglobuline: dette anche anticorpi, difendono l’organismo dalle infezioni. Il latte è ricco di immunoglobuline A di tipo secretorio (Ig As) che aderiscono alla mucosa intestinale formando una specie di “vernice” sull’intestino che impedisce il passaggio verso il sangue delle proteine estranee, dei germi e dei virus.
6 – sieroalbumina: specifica per la specie umana.
7 – orosomucoide: specifica per la specie umana.
8 - proteine legate all’acido folico, alla vitamina B12, al cortisone, ecc.
9 – aminoacidi liberi: sono molecole semplici che servono a costruire le proteine e entrano a far parte delle cellule. Si distinguono in aminoacidi “essenziali”, che non possono essere sintetizzati dall’organismo, ma che sono indispensabili alla sua sopravvivenza e debbono essere forniti dagli alimenti e in aminoacidi non essenziali, che l’organismo è in grado di produrre da sé. Tra gli aminoacidi importanti la taurina, indispensabile per la moltiplicazione e per la funzionalità delle cellule celebrali, del cuore e dei muscoli, della retina oltre che per il metabolismo dei grassi. Il latte materno è molto ricco anche di cisteina.
10 – enzimi: sono indispensabili per la produzione e la distruzione delle molecole e delle cellule. Il lisozima, che esplica un’azione favorevole sul metabolismo di numerose sostanze. Le lipasi, enzimi necessari per la digestione dei grassi del latte.
11 – fattore di crescita epiteliale: ormone che influenza la crescita e lo sviluppo del tratto intestinale.
ZUCCHERI: Il latte contiene 70 grammi per litro di zuccheri, rappresentati da 60 grammi di lattosio e 10 grammi di oligosaccaridi.
Il latte di donna è molto più ricco di lattosio di tutti gli altri latti animali perché, in generale, più voluminoso è il cervello, più alta è la percentuale di lattosio nel latte della specie. Nell’intestino favorisce lo sviluppo dei lattobacilli che acidificano l’ambiente intestinale impedendo lo sviluppo di germi pericolosi. In questo modo l’intestino è protetto dalle infezioni. Il lattosio accresce l’assorbimento del calcio, essenziale per una buona ossatura e per una sana dentizione.
Il lattosio è scisso in due molecole, glucosio e galattosio, dall’enzima lattasi che già dai primi mesi è presente nel feto e raggiunge il suo picco alla nascita. La lattasi con l’età diminuisce e nell’adulto persiste solo nelle popolazioni europee o di origine europea. Le altre razze, prive di lattasi, diventano intolleranti al latte. Il glucosio e galattosio passano nel sangue attraverso la mucosa intestinale e da qui nei tessuti dove svolgono importanti funzioni nelle cellule cerebrali, muscolari, adipose, nel fegato, ecc. Il galattosio in particolare è indispensabile per la produzione dei cerebrosidi, i componenti di base del tessuto cerebrale. L’accrescimento del cervello è massimo durante tutto il primo anno di vita e nessun altro latte è così ricco di lattosio come il latte umano che ne contiene il doppio di tutti gli altri latti animali.
Gli oligosaccaridi sono rapidamente disponibili e hanno il compito di fornire energia immediata e favorire lo sviluppo intestinale dei lattobacilli che proteggono dalle infezioni gastroenteriche.
GRASSI: La quantità dei lipidi nel latte umano è di circa 40 grammi per litro, ma varia da donna a donna, dall’ora della giornata, dall’età del bambino, dalla quantità di latte prodotto e pertanto è molto variabile e può oscillare fra i 3 e i 180 grammi per litro.
I grassi sono costituiti per il 98% da trigliceridi, metà insaturi e metà saturi. Da alcuni grassi insaturi deriva l’acido arachidonico (AA), importantissimo perché necessario per la formazione dei neuroni e delle prostaglandine, e l’acido docosaesaenoico (DHA). Livelli più alti di DHA e AA nel sangue sono associati ad un migliore sviluppo cognitivo e della vista.
Gli acidi grassi saturi del latte umano hanno una particolare composizione che li rende meglio assimilabili da parte dell’intestino: infatti il latte cagliato è soffice e leggero e lo stomaco del bambino si svuota rapidamente e facilmente. Quindi desidera mangiare spesso stimolando la produzione di altro latte.
I trigliceridi del latte inoltre trasportano le vitamine liposolubili (A, D, E, K) attraverso la mucosa intestinale permettendo così il loro assorbimento.
VITAMINE:
Il latte umano contiene tutti gli elementi nutritivi di cui il bambino ha bisogno, nelle proporzioni ideali. Per i bambini sani e nati a termine le vitamine e gli integratori minerali non sono necessari.
Vitamina D: Il suo fabbisogno nel lattante varia a seconda della quantità che è riuscito a immagazzinare nel suo fegato durante la gravidanza, e quindi sarà maggiore se la madre ne era carente, se è nato prematuramente o se è un gemello. Serve ad assorbire il calcio. Servono supplementi solo per soggetti di pelle scura che vivono in climi nordici o che per vari motivi hanno una scarsa esposizione al sole. Bastano 15 minuti al giorno anche davanti a una finestra per beneficiare di una buona esposizione.
Vitamina K: Pari a 15 mg per litro, previene la comparsa di emorragie.
Vitamina E: È un potente antiossidante e protegge i globuli rossi.
Vitamina C: Pari a 43 mg per litro serve per assorbire il ferro. Si ha un valore più basso se la madre fuma.
Vitamine B6/B12: Sono fondamentali per lo sviluppo e il buon funzionamento neurologico. La B12 è presente se la madre include alimenti di origine animale nella sua dieta o integratori se conduce una dieta elusivamente vegetale come la vegana o la macrobiotica.
SALI MINERALI E OLIGOELEMENTI: Solo 2 grammi per litro. Da 100 a 200 mg di Sodio per litro, poco Cloro e poco Potassio per non sovraccaricare di lavoro il rene. Il rapporto fra Calcio e Fosforo è ben equilibrato e consente un ottimo assorbimento di questi elementi a livello intestinale. Il Fluoro è contenuto in quantità sufficiente nel latte materno. L’American Academy of Pediatrics raccomanda di non dare supplementazioni di fluoro a bambini di età inferiore ai sei mesi, e di limitare la somministrazione solo ai bambini (tra i sei mesi e i tre anni) che vivono in aree dove l’acqua potabile contiene livelli di fluoro inferiori a 0,3 ppm. Dove il fluoro è più alto non sono raccomandate supplementazioni per il rischio di fluorosi (una decolorazione dei denti che avviene durante la loro formazione quando si prende troppo fluoro). Gli integratori possono causare irrequietezza nei bambini. Ferro nelle giuste proporzioni e assorbito in modo ottimale (tra il 20% e il 40% contro il 10% di quello contenuto nel latte vaccino e del 4% di quello contenuto nelle formule arricchite in ferro). Nel latte umano l’assorbimento del ferro è favorito da alti livelli di lattosio e di vitamina C. I bambini sani, nati a termine ed esclusivamente allattati normalmente non hanno bisogno di integrazioni di ferro finché non sono pronti per i cibi solidi, verso i sei mesi. Allora si potranno offrire cibi naturalmente ricchi di ferro. Il bambino prematuro potrebbe aver bisogno di integratori di ferro prima di iniziare i cibi solidi. La quantità di ferro nella dieta materna non influisce sul livello di ferro nel suo latte. Quando si somministrano integrazioni la capacità di combinarsi con il ferro della lattoferrina e della transferrina viene sopraffatta, consentendo ai batteri patogeni di moltiplicarsi. Lo Zinco, il Rame e il Manganese sono biodisponibili in maniera significativamente inferiore nelle formule rispetto al latte materno.
Si sconsiglia di dare integratori direttamente ai bambini. Se alcuni elementi sono insufficienti, meglio che li assuma direttamente la madre.
 

Bisogna preparare il seno all'allattamento?
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