Maddalena concas

C'era la luna c'erano le stelle, c'era una nuova emozione sulla pelle... L'ultima eclissi fotografata dalla provincia di Roma, Nikon coolpix p500 #fotografia #luna #eclissi #natura

Maddalena concas

Una delle mie passioni è fotografare la natura... nella sua forza, quanto nella sua delicatezza, come in questo caso...

Maddalena concas

Donne ammettiamolo... Noi nasciamo e cresciamo con la costante del rosa per quanto possiamo detestarlo, perché passi il fiocco sulla culla, ma quando siamo piccole gli adulti con questo colore non si limitano! Non ce la fanno proprio, tutto ciò che ci viene regalato sarà rosa! E qui mi sento di spendere due parole per quelle poverine che magari detestano quel colore quanto me e se lo ritrovano persino nel nome... Ragazze, sappiate che qualcuno vi pensa e vi vuole bene! Io spero vivamente che un giorno, una neonata anomala, forse venuta da un altro pianeta capace di parlare gia dalle prime quarantotto ore di vita, invece di piangere possa urlare "non mi piace il rosa!" é da psicopatici far si che una bambina sia monocromatica in tutto, se avete una donna in gravidanza vicino, una sorella, un'amica... Io ve ne prego diteglielo! E se non volete farlo esplicitamente a causa del pessimo carattere dovuto all'ormone, consigliatele questo post, e mi prenderò volentieri ogni insulto al posto vostro purché sappiano. Ricordo ancora i miei traumi dovuti allo stramaledetto colore, io non ero una bambina definibile come uno zuccherino, ero un'assatanata! che detestava le imposizioni, che odiava gli impedimenti di fiocchetti e gonnelline (rigorosamente rosa) ma che soprattutto odiava i colori cipria, spenti e soft, vedevo le altre bambine fra i banchi di scuola, erano rosa i loro diari, i loro zaini, le loro magliette... il mondo per una bambina, volente o nolente ha quel colore, e in me provocava una frustrazione indescrivibile, al punto di farmi pasticciare qualsiasi cosa su quelle tonalità con pennarelli più scuri per coprirne la vista, come potete immaginare ai tempi delle elementari questa mia piccola vendetta verso il colore di peppa pig mi ha portato non pochi guai, il piccolo dettaglio era che nessuno credeva che mi infastidisse a quel punto... e fu così che più volte passai per bambina problematica, probabilmente lo ero veramente, e me ne rendo conto solo ora che lo scrivo. Tornando al maledetto colore... Crescendo la sitazione si evolve, e le donne si distinguono in quattro categorie, che raggiungono l'apice del disagio durante l'adolescenza con l'estremizzazione dell'estetica, esistono le donne multicolor, sono quelle che definisco arcobaleno, unghie gialle, giacca verde, scarpe blu e giubbotto turchese, ma si le avete capito quali sono, sono quelle che quando le vedi per strada ti fanno partire l'Enzo Miccio con il suo "Ma come ti vesti?!" e qui apro una piccola parentesi, detesto quel programma e tutti quelli sul genere, ma se comunque ne conosco la frase ad effetto ragionate su quanto altre donne mi abbiano torturato parlandone... La seconda categoria è quella delle finte dark, la categoria a cui appartendo io tra l'altro, signore e signori per la nostra sanità mentale io ve ne prego, basta battute su funerali e satanisti! Non siamo tetre, non siamo ostili, ma soprattutto non siamo Mortisia! siamo semplicemente donne in overdose di colori, e se siete genitori e avete una figlia che vi preoccupa perché è sempre vestita di nero chiedetevi quanto rosa le avete voluto far sorbire da piccola, se la risposta è "ho ancora i fiocchetti color cipria che le mettevo fra i boccoli" guardatevi allo specchio e ripetetevi Mea culpa.

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