Lucrezia Di Gilio

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Parmigiana alternativa

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Lucrezia Di Gilio

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CINGHIALI: CIA AGRICOLTORI, UN PIANO STRAORDINARIO ABBATTIMENTO. In attesa della modifica della legge sulla caccia si proceda ad un piano straordinario di abbattimento dei cinghiali con la realizzazione della “filiera carni”. E' la proposta della Cia-Agricoltori Basilicata che ha sollecitato un'iniziativa del Presidente Bardi e dell'assessore Fanelli in sede di Conferenza Stato-Regioni per un adeguamento della normativa nazionale, acquisendo disponibilità. La Cia ha anche chiesto un incontro al Presidente del Consiglio Regionale Cicala per illustrare il “pacchetto di proposte” che riguarda l'impegno di Commissioni e Consiglio. Intanto, attenzione condivisa tra Cia-Agricoltori e ARCI Caccia sul tema della gestione della fauna selvatica che hanno deciso di tenere tavoli di lavoro a livello nazionale e locale per affrontare seriamente la questione e sollecitare il giusto intervento istituzionale. L’iniziativa è stata concordata nel corso di un incontro tra i rispettivi presidenti nazionali Dino Scanavino e Piergiorgio Fassini che si dicono d'accordo sulla necessità di individuare forme adeguate al contenimento e di tutela delle colture, come sull’importanza di aprire tavoli ad hoc tra parti coinvolte, istituzioni, enti e associazioni per ragionare sulle soluzioni e valutare tutte le azioni possibili da intraprendere sia a livello regionale, nazionale che europeo. La Cia-Agricoltori Basilicata – che nei giorni scorsi ha incontrato prima il presidente dell'Anci Salvatore Adduce e successivamente il Prefetto di Potenza Annunziato Vardè – prosegue la mobilitazione sul territorio, sottolineando che non passa giorno che associati non denuncino danni provocati da branchi di cinghiali che arrivano nei centri abitati con pericolo diretto per i cittadini. “Il confronto rinnovato con l’ARCI Caccia rientra pienamente tra gli intenti che Cia sta concretizzando attraverso ‘Il Paese che Vogliamo’ e il suo roadshow da Nord a Sud Italia -ha commentato il presidente di Cia-Agricoltori Dino Scanavino. Solo così possiamo costruire un dossier valido da presentare al governo che ponga tra gli altri temi, quello della gestione della fauna selvatica nella giusta rilevanza a salvaguardia dell’agricoltura e degli agricoltori, come -ha concluso Scanavino- di tutti i cittadini dalle aree interne ai centri urbani”. Tra le proposte ribadite la possibilità da parte degli agricoltori possessori di regolare porto darmi di concretizzare azioni di autotutela e di salvaguardia delle colture e del patrimonio fondiario e degli allevamenti; nelle more delle modifiche della legge 157/92 che regola la materia il governo centrale emani un dispositivo autorizzativo a favore delle Regioni che dia la possibilità alle stesse di dar vita, di concerto con le autorità sanitarie e ambientali, a piani straordinari di gestione degli abbattimenti definendo controlli, utilizzo e smaltimento dei capi abbattuti. Sono 7 i punti chiave per invertire la rotta sulla questione animali selvatici: sostituire il concetto di protezione con quello di gestione; ricostituire presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il Comitato tecnico faunistico venatorio, a cui dare le competenze oggi divise in diversi ministeri; distinguere le attività di gestione della fauna selvatica da quelle dell'attività venatoria; prevedere la possibilità di istituire personale ausiliario, adeguatamente preparato e munito di licenza di caccia; rafforzare l'autotutela degli agricoltori sui propri terreni; prevedere un risarcimento totale del danno subito dagli agricoltori; rendere tracciabile la filiera venatoria per la sicurezza e la salute pubblica.

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Avelignese o Haflinger

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