Lucia Daminato

Founder Junior

Compensi Google Adsense: come mettersi in regola con il Fisco

2019-06-03 08:30:43

Chi utilizza il proprio sito web per ospitare spazi pubblicitari attraverso piattaforme che gestiscono spazi pubblicitari, come Google Adsense sono tenuti a dichiarare al Fisco italiano i proventi generati da tale attività.

Google Adsense: apertura della partita Iva

Per ospitare attività pubblicitarie sul proprio sito internet, o per vendere direttamente spazi pubblicitari all’interno di un sito web, la normativa fiscale prevede necessariamente l’apertura di una partita Iva, per l’esercizio di una attività commerciale. Questo, in quanto, tale tipologia di attività ha carattere continuativo, i banner pubblicitari sono presenti sul sito in maniera continuativa, e per questo non è possibile ricorrere alla prestazione occasionale.

Se si esercita un’attività professionale di lavoro autonomo (avvocato, commercialista, geometra, architetto, informatico, consulente, etc.) con autonoma partita Iva, l’attività di gestione pubblicitaria tramite Google Adsense rappresenta un’attività accessoria, che dovrà essere comunicata all’Agenzia delle Entrate, attraverso l’indicazione di un secondo codice attività legato alla promozione di spazi pubblicitari in internet.

Per questa attività accessoria è importante precisare che è escluso l’obbligo di pagamento dei contributi previdenziali se il professionista è già iscritto ad altra forma previdenziale.


Per chi non ha una partita Iva, è necessario avviare una vera e propria attività commerciale, per cui, oltre alla partita Iva è obbligatoria anche l’iscrizione al Registro delle Imprese, gestito dalla Camera di Commercio.
Nel caso in cui il sito web sia gestito già da un’impresa commerciale, ad esempio un negozio che apre il proprio sito web, questi adempimenti saranno già stati effettuati, per cui basterà comunicare l’esercizio dell’attività di gestione di spazi pubblicitari, utilizzando i codici attività accessoria.

Per gli esercenti attività commerciale, oltre agli adempimenti amministrativi è anche obbligatoria l’iscrizione a una forma previdenziale.

La fatturazione a Google Adsense

Dal 1 gennaio 2013, è diventato obbligatorio, per tutti i soggetti passivi Iva stabiliti nel territorio nazionale emettere fattura anche per le operazioni carenti del requisito della territorialità, tra cui vi rientrano anche quelle relative alle operazioni svolte per Google Adsense.

Google Adsense svolge ogni attività dalla propria sede in Irlanda e, pertanto, secondo la legge fiscale in materia di Iva viene considerata un soggetto passivo comunitario. Google stessa, sul proprio sito, precisa che i pagamenti sono eseguiti da Google Ireland, azienda costituita ai sensi della legge irlandese. Secondo le direttive comunitarie e le leggi fiscali interne in materia di Iva, i servizi pubblicitari forniti a Google Adsense sono soggetti al meccanismo d’inversione contabile “Reverse Charge” Il regime Iva di inversione contabile “Revese Charge“ prevede che Google riceva la fattura in Irlanda senza l’apposizione dell’Iva da parte del soggetto italiano che emette la fattura. Google Adsense, infatti, non è tenuto a pagare l’Iva al proprio fornitore di servizi italiano, ma verrà assolta con particolari meccanismi contabili dalla società di Google in Irlanda.


Google Adsense: compilazione della dichiarazione dei redditi

I proventi dei guadagni pubblicitari derivanti dall’uso di Google Adsense una volta fatturati devono essere riportati in dichiarazione dei redditi, all’interno del modello Unico.