Luana Di Marcantonio

Founder Senior

Stress da lavoro ?

2019-03-25 18:50:47

Stress da lavoro: quali sono i sintomi e come combatterlo.

Cos'è lo stress da lavoro correlato? Quali sono i suoi sintomi? Si tratta di una vera e propria malattia? Cosa dice la legge in proposito e cosa è meglio fare per fronteggiarlo? Ecco quello che c'è da sapere su questo problema che attanaglia un italiano su quattro e noi donne in particolare

Anche fare la mamma è un lavoro a tempo pieno

Lo stress da lavoro viene sperimentato da quelle persone che sentono le richieste del mondo lavorativo superiori a quello che sono le loro capacità di fronteggiarle con conseguenze nell’ambito psicofisico e sociale.

In Europa questa condizione sembra interessare almeno un lavoratore su quattro e una delle conseguenze più negative per le aziende è l’assenteismo che provoca ritardi nello svolgimento quotidiano delle mansioni e ovviamente perdite economiche ingenti.

Ma il vero e grande problema sono le persone con stress da lavoro correlato che stanno male sia a livello fisico che a livello psichico. Molto spesso preferiscono ricorrere a negazione o psicofarmaci pur di non ammettere che il problema va affrontato e risolto.

Uno studio dell’Università Bocconi di Milano ha dimostrato che per le donne c’è anche un problema ulteriore: lo stress è provocato dalla difficoltà di conciliare l’impegno professionale con la vita familiare nel 50% dei casi. Ricordiamo che anche fare la mamma è un lavoro a tempo pieno...

Quali sono i sintomi dello stress da lavoro correlato?

Per valutare bene i sintomi possiamo concentraci su quattro aree:

Lavorativi: assenteismo, infortuni, malattie, problemi disciplinari, conflittualità, difficoltà relazionali, bassa qualità nelle prestazioni lavorative.

Comportamentali: indecisione, insicurezza, impazienza, isolamento, mancanza di autostima, aumento del consumo di alcool e/o delle sigarette e/o di caffé, impulsività.

Psicologici: scarsa concentrazione e attenzione, stanchezza cronica, sensazione di avere la testa vuota, ansia, angoscia, stati depressivi, crisi di pianto, pessimismo, cattivo umore, autocommiserazione, attacchi d’ansia o attacchi di panico.

​Psicosomatici (fisici): del comportamento alimentare, gastroenterici, cardiocircolatori, respiratori, sessuali, dermatologici o del sonno.

Ogni soggetto che soffre di stress da lavoro avrà sicuramente provato più di questi sintomi. Bisogna però fare attenzione a ricordare che sono dovuti a condizioni lavorative inadeguate e malgestite. Persone sotto stress da lavoro correlato arrivano a pensare di essere sbagliate e inadeguate e di dover lasciare il lavoro perché inabili. Leggendo queste righe avete compreso che non è così.

Passeggiate

A volte, incatenarsi alla scrivania promettendo a se stessi di non alzarsi se non dopo aver finito quell’interminabile lavoro, non è la scelta più azzeccata e può risultare addirittura controproducente. Fare una passeggiata all’aperto di 10 minuti consente di staccare, rifocalizzare l’attenzione su ciò che è veramente da portare a termine, generare idee stimolando la creatività e ci permette di fare un po’ di moto, essenziale per proteggere le nostre funzioni cognitive a lungo termine. Se sentite che il vostro cervello sta per esplodere, uscite e prendete una bella boccata d’aria fresca magari passeggiando immersi nella natura: il vostro umore ne gioverà immediatamente e, di conseguenza, anche i vostri livelli di produttività.

Ascolta musica

La musica è un importante strumento di gestione dello stress in grado di creare un legame speciale con il nostro lato emozionale. Ascoltare musica rilassante genera un impatto positivo sul sistema psicobiologico del nostro cervello, contribuendo quindi all’abbassamento dei livelli di ansia e stress. In particolare, la musica classica può avere numerosi effetti benefici sulle funzioni psicologiche come, ad esempio, abbassare il battito cardiaco, la pressione sanguinea e i livelli di ormoni dello stress. Se la musica può contribuire a rilassarci, può anche essere l’alleata perfetta per portare a compimento un’attività ripetitiva o per stimolare la creatività: quei calcoli su Excel o il foglio bianco di Word non ci sembreranno più così odiosi!

Il sonno e la dieta

Assicuratevi di dormire a sufficienza, di fare esercizio regolare e seguire una dieta equilibrata. Il sonno è vitale per l’organismo, tanto quanto bere un bicchiere d’acqua. È infatti stimato che trascorriamo circa un terzo della nostra vita dormendo. Per un adulto, sono consigliate 7-9 ore di sonno ogni notte. In tal modo, il cervello manterrà il proprio funzionamento consentendo al corpo di recuperare la stanchezza accumulata durante la giornata. Anche l’esercizio fisico regolare è una tattica riconosciuta per mantenere la forma, un peso ideale e migliorare il sistema immunitario. Molti, tuttavia, dimenticano gli effetti benefici che l’esercizio fisico ha sull’igiene mentale. Le endorfine che vengono liberate nel cervello durante tali attività fungono da sedativi e analgesici, diminuendo la percezione del dolore. Una dieta sana ed equilibrata offre nutrimento al corpo e, quindi, anche al cervello. È proprio vero che siamo cosa mangiamo e sono sempre di più le prove a favore della teoria che la dieta seguita da una persona può avere effetti sull’umore generale. Cambiamenti nella dieta possono avere ripercussioni sulla struttura del cervello e quindi, sul comportamento di un individuo.

Con questi suggerimenti, speriamo di avervi offerto qualche spunto per ridurre lo stress accumulato. Non è facile cambiare drasticamente il proprio stile di vita, ma con alcuni piccoli accorgimenti costanti nel tempo, potreste notare incredibili miglioramenti in termini di salute fisica e benessere generale. 

 

Non dipende da voi

Riconoscere il problema e accettare che non dipende da noi: il primo passo è sicuramente quello di riconoscere il problema e accettare il fatto che le spiacevoli sensazioni che avvertiamo non dipendono dalla nostra incapacità ma da un ambiente lavorativo poco stimolante o inadeguato che non ci permette di esprimerci al meglio. L'impossibilità di svolgere il proprio lavoro al meglio dipende quindi dall'esterno, da pressioni e situazioni che non creano i presupposti per svolgere bene il proprio lavoro.