Lorenzo Alibrandi

Vincent van Gogh, Notte stellata, 1889, olio su tela, cm 73,7 x 92. New York, Museum of Modern Art (MoMa). Notte stellata di Vincent van Gogh è uno degli ultimi inquietanti dipinti che realizzò l’artista prima di terminare tragicamente la sua vita. Pubblicato il Gennaio 12, 2018 di Ado Notte stellata di Vincent Van Gogh Notte stellata di Vincent van Gogh è uno degli ultimi inquietanti dipinti che realizzò l’artista prima di terminare tragicamente la sua vita. Vincent van Gogh, Notte stellata, 1889, olio su tela, cm 73,7 x 92. New York, Museum of Modern Art (MoMa) Descrizione di Notte stellata di Vincent Van Gogh Un paesaggio di campagna nella notte. Le finestre sono illuminate dalle luci domestiche mentre la falce di luna illumina un cielo nel quale si agitano turbini inquietanti. Sotto ad un cielo costellato di stelle, con una falce di luna in alto a destra, Vincent van Gogh dipinge un paesaggio di campagna. Al centro, in basso, si trova una chiesetta con un alto campanile. Intorno ad essa vi sono delle semplici case di campagna con le finestre illuminate. Un grande cipresso interrompe il paesaggio a sinistra sotto la Notte stellata. Oltre il villaggio, a destra, si nota, invece, un fitto bosco che sembra abbattersi sul villaggio come un maremoto. Infine, all’orizzonte colline e montagne lontane, sembrano onde gigantesche in corsa verso le case... https://www.analisidellopera.it/vincent-van-gogh-notte-stellata/

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5 cose da sapere sul leggendario busto di Nefertiti esposto al Neues Museum di Berlino. Nefertiti: il suo nome richiama il suo splendore. Significa, infatti, “la bella è arrivata”. Quasi nulla si sa sulle sue origini, tuttavia si conviene che fosse una bellissima dama di corte al cui fascino non poté sottrarsi neppure il faraone Akhenaton. Costui fu un faraone egizio della XVIII dinastia, regnò per 17 anni e si distinse per aver realizzato una vera e propria rivoluzione religiosa, radicale quanto effimera. Infatti, Nefertiti e Akhenaton diedero vita al culto monoteistico del dio Aton, iconograficamente rappresentato dal disco solare. La religione tradizionale venne però immediatamente restaurata al termine del regno e Akhenaton subì una drammatica damantio memoriae. Alcuni egittologi suppongono che, dopo la morte di Akhenaton, Nefertiti abbia regnato per breve tempo, prima dell’ascesa al potere di Smenkhara e di Tutankhamon. La possibilità che Nefertiti sia stata non solo regina ma anche faraone è tuttora oggetto di un acceso dibattito archeologico. Signora della felicità, dal viso luminoso Il testo di una stele-cippo della città di Aton recita: “Signora della felicità, dal viso luminoso gioiosamente ornata della doppia piuma, dotata di tutte le virtù, alla cui voce ci si rallegra, dama piena di grazia, grande nell’amore, i cui sentimenti fanno la felicità del signore dei Due Paesi.” La bellezza di Nefertiti ci è stata tramandata da un famosissimo busto attualmente esposto al Nues Museum di Berlino. L’anno di produzione su cui gli archeologi convengono è il 1340 a.C. La scultura fu ritrovata il 6 dicembre del 1912 ad Amarna ad opera della Società Orientale Tedesca coordinata da Ludwig Borchardt. La purezza del viso da cui traspare la quiete interiore della regina, la dolcezza e la tranquillità che emergono dalla sua espressione distesa, le perfette proporzioni del volto rendono questo busto un’opera d’arte inestimabile. Vi raccontiamo 5 cose su questa scultura, invitandovi a ammirarla dal vivo al Neues Museum a Berlino: https://berlinomagazine.com/5-cose-da-sapere-sul-leggendario-busto-di-nefertiti-esposto-al-neues-museum-di-berlino/

Lorenzo Alibrandi

La pazienza di Giobbe: una narrazione laica

2020-04-05 13:38:14

Dato il pesante periodo di arresti domiciliari, ho pensato potesse risultare utile condividere questa lettura del mito di Giobbe. Giobbe era davvero un fatalista o era più astuto di Ulisse? Quando nell'espropriazione sofferta di tutti i beni, dei 10 figli e...https://www.homolaicus.com/at/giobbe.htm

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