Letture Musicali

Nutrire la mente nutre la musica

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“Nelle Mente dell'Artista“ - Capitolo 8

2021-04-07 10:24:22

“Gli artisti sono coraggiosi“ è l'ottavo capitolo del bel libro di Will Gompertz.  L’artista è un temerario...scopriamo insieme perché!

Cap. 8 -    Gli artisti sono coraggiosi
L’artista è un temerario perché, seppure nella propria manifestazione di sé spesso non corra un pericolo fisico immediato, ha comunque l’ardire di esporsi per esprimere i propri sentimenti davanti a un pubblico potenzialmente ostile. E lo fa anche se non ha l’assoluta certezza che il proprio prodotto abbia un valore oggettivo. Nessuno di noi ama rendersi ridicolo o rischiare l’umiliazione, e molte volte il dubbio ci blocca anche quando fino a un attimo prima ci sentivamo sufficientemente baldanzosi da esporre il nostro prodotto al fuoco della critica. In questi casi è una sorta di “richiamo all’umiltà” che ci ferma prima che possiamo renderci ridicoli. In un primo momento questo ci può far sentire quasi sollevati e darci la sensazione di aver scampato un pericolo, ma a una seconda analisi ci rendiamo conto che dietro questa apparente virtù spesso c’è soltanto il desiderio di nasconderci in una zona comoda e conosciuta, e ci rendiamo conto che siamo stati mossi soltanto dalla paura.
Per creare invece, dobbiamo avere un’enorme fiducia, sia in noi stessi che nel prossimo. Dobbiamo mettere nel conto le critiche che certamente arriveranno e continuare a seguire la nostra visione, consapevoli del fatto che i più grandi artisti, da Michelangelo ai Beatles, hanno vissuto questa sorta di “rito di passaggio” e nonostante questo sono riusciti a produrre capolavori che sfidano i secoli. La fiducia nel prossimo sta nel pensiero che spesso il pubblico reagisce in modo ostile, non per grettezza intenzionale o per conservatorismo, ma semplicemente perché impreparato alle nuove idee, anche se l’artista dopo aver speso molto tempo ed energia per arrivare ad un risultato coerente con il proprio intento, si aspetterebbe la gratificazione di una comprensione e di un riconoscimento immediati.
Il fiorire della creatività su questo terreno ostile, che in alcuni contesti sociali e politici giunge addirittura alla repressione fisica, è per l’artista un atto di quotidiano coraggio. Che garantisce a tutti una piattaforma di idee e uno stimolo al cambiamento, e come tale va trattata con apertura e rispetto, perché è proprio la capacità di immaginazione che ci rende umani.
E vi lascio con questa splendida domanda aperta di Van Gogh: “Cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di osare?”.