Letture Musicali

Nutrire la mente nutre la musica

Letture Musicali

Nutrire la mente nutre la musica

“Nella Mente dell'Artista“ di Will Gompertz, capitolo 4

2021-02-11 09:23:05

Eccoci al quarto capitolo di questo interessante libro, il primo che nel mio canale Letture Musicali, sto leggendo per voi. Con l'augurio che anche voi stiate trovando utili spunti di riflessione creativa, oggi vi presento “Gli artisti rubano“!

Trovate i primi tre capitoli nel mio canale, intanto...proseguiamo la lettura.
4.     Gli artisti rubano
Questo capitolo parla di come le idee non vengono dal nulla, ma nella maggior parte dei casi arrivano quando stimoliamo il cervello a combinare elementi apparentemente casuali in modo originale. Albert Rothenberg lo chiama pensiero omospaziale.
La qualità di queste nuove idee viene incrementata dal fatto che siamo ben informati e appassionati dell’argomento a cui le stiamo applicando. A volte questo elemento di novità viene prodotto da uno scombussolamento, anche esistenziale, che ci porta a seguire sentieri inesplorati.
Sono moltissimi i geni creativi che considerano della massima importanza attestare la gratitudine per chi li ha preceduti nella creazione delle loro idee innovative.
Primo fra questi Isaac Newton, che disse “se ho visto più lontano è perché stavo sulle spalle di giganti”, o Albert Einstein che dichiarò “il segreto della creatività è saper nascondere le proprie fonti”. Sapevano infatti che l’originalità in forma pura non esiste, ma è il risultato di una catena di eventi. Tutte le acquisizioni artistiche iniziano con un processo di imitazione, grazie al quale l’artista gradualmente trova la propria voce.
Il grande Pablo Picasso, prima di entrare in pieno nella sua essenza creativa personale, che oggi riconosciamo essere iniziata nel “periodo blu”, passò un lungo periodo in cui visse d’arte mostrandosi un imitatore di grande talento. In questo senso il concetto di "rubare" va inteso come appropriarsi così profondamente di una tecnica, da arrivare a farla propria. Una serie di eventi personali che lo turbarono profondamente, fecero scaturire dalle sue esperienze precedenti, un linguaggio nuovo. Sempre più, nel suo percorso Picasso ci parla (ad esempio nella serie di litografie “Il Toro”), di come la creatività non consista nell’aggiungere, ma piuttosto in un processo di sottrazione, semplificazione e concentrazione.
La chiave della creatività va dunque rintracciata nella straordinaria capacità dell’uomo di sintetizzare esperienze, influenze, conoscenze e sentimenti in una nuova entità unica e compatta. Il processo attraverso questo avviene richiede un arco di tempo che dobbiamo lasciar fluire senza forzature, fino a che risulti una combinazione che è un’idea forte e compiuta.

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