Laura Gambirasi

Crescita Personale Top Stars

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CONFLITTI: 5° APPROFONDIMENTO

2019-01-30 12:49:23

Il lutto è la forma di separazione che genera conflitti importanti. Un articolo per darti modo di trasformare una difficoltà

SENSI DI COLPA E RIMPIANTI: IL LUTTO

Purtroppo, la vita prima o poi, ci mette a contatto con la perdita di qualcuno a cui vogliamo bene. E’ una delle poche leggi a cui non possiamo rimediare, qualcosa che non possiamo comprare e che non possiamo evitare.
Quante volte ci ritroviamo a ripetere frasi del tipo “Se solo gli/le avessi detto quanto le volevo bene” o “Se quella volta le avessi dato ascolto”.
Anche in questo caso, un insieme di “se” che riescono, nell’insieme, ad avvelenare ogni nostro pensiero portandoci nella spirale del dolore e della sofferenza dove, spesso, non riusciamo a vedere via d’uscita.
Sensi di colpa, rimpianti e rimorsi viaggiano pressoché sullo stesso binario. Sebbene il senso di colpa sia l’emozione più profonda da trasformare, anche rimorso e rimpianto sono subordinati alla colpevolezza e producono effetti simili: vergogna, tristezza, senso di inferiorità.
Mentre il SdC è si manifesta per cose che si sentono di DOVER fare ma non si fanno, rimpianto e rimorso derivano da qualcosa che avremmo voluto e sentito di fare, ma abbiamo omesso per qualche motivo.
In ogni caso sono tutte emozioni, queste, che non vorremmo provare; sensazioni che ci fanno sentire immorali e riprovevoli rispetto a qualche “norma” che si è trasgredita, per qualche danno presunto che si è arrecato.
Nel caso del lutto, un’altra frase che spesso ripetiamo è “Non me lo perdonerò mai”: ci sono cose che vorremmo avere o no avere fatto, decisioni che non avremmo voluto prendere, frasi dette o che non avremmo mai voluto pronunciare, parole sbagliate a cui, ora, sentiamo di non poter riparare.
Alcuni provano un senso di colpa perché dopo la morte del proprio caro si sentono sollevati (pensa ad una lunga e difficile malattia) o, al contrario, sentono di non aver fatto abbastanza per chi è deceduto. Il senso di colpa raggiunge apici altissimi nei confronti di chi si toglie la vita o viene improvvisamente a mancare.

E, ancora, esso nasce dal conflitto tra l’illusione che avremmo potuto cambiare le cose e il disagio di accettare i propri limiti, fragilità e impotenza.
Non siamo onnipotenti, non possiamo cambiare gli eventi passati per sentirci in pace con noi. L’unica soluzione che ci fa uscire dal tunnel dei nostri pensieri negativi e depotenzianti, sono l’accettazione e il perdono.
Capire che, in ogni caso abbiamo fatto il nostro meglio e che siamo stati genitori/figli/coniugi/amici “abbondantemente buoni”.
Prova a scrivere una lettera al tuo caro esprimendo ogni tua emozione e poi straccia questo scritto come fosse un rito. E scegli di lasciare andare ogni emozione negativa.

 

by Laura Gambirasi