Verona: tradizioni, dialetto e non solo
La tradission de le çeole
Conosci la “tradission de le çeole”? Sai di cosa si tratta e quando viene fatta? Se sei curioso di saperlo, continua a leggere 👉
Prima di parlare di questa tradizione vediamo innanzitutto cosa sono le “çeole”.
Cosa significa “çeola”?
Il termine “çeola” si traduce con “cipolla” e può avere due significati:
- il primo sta ad indicare la pianta bulbosa e comunemente il termine viene usato per indicare l’infiorescenza
- il secondo sta ad indicare il grosso orologio da taschino
Cos’è la “tradission de le çeole”? Di cosa si tratta?
La “tradission de le çeole” è una tradizione medievale che è in uso ancora oggi in alcuni paesi d’Italia. Si tratta di un’antica usanza, un antico strumento di previsione metereologica con le cipolle. Il mese di gennaio segna il pieno inverno ed in passato per i contadini era molto importante cercare di prevedere il clima per predisporre le semine per l’annata. Ma vediamo di cosa si tratta….
“Ne la nòte de San Paolo, se mete de fora, sul davansàl de la to finestra, dodèse spighi de sèola con sora del sal grosso ne l'ordine che te vol. Ogni spigo l'è un mese de l'an. Se el sàl se desfa pòco o tanto, te capiré se ghe sarà un mese con piova o suta”
La tradizione consiste di prendere una cipolla e tagliarla in 12 spicchi che rappresentano i dodici mesi dell’anno, di cospargerli con sale grosso e di metterli su un davanzale fuori dalla finestra per tutta la notte. All’alba del giorno dopo si va ad interpretare il risultato in base a come risulta essere il sale di ogni spicchio: se il sale è rimasto asciutto indicherà che il mese sarà secco asciutto; se il sale è bagnato indicherà che il mese sarà piovoso.
Quando viene fatta?
Si fa la sera del 24 gennaio, la notte tra il 24 e il 25 gennaio, la notte di San Paolo Apostolo. Per la tradizione contadina veronese, la devozione a San Paolo è molto forte perché è legata alla terra.
Il 25 gennaio è il giorno in cui si ricorda la “conversione di San Paolo” ma per i contadini veronesi è il giorno di “San Paolo dei Segni”.
E’ molto bello mantenere queste vecchie tradizioni che ci hanno tramandato i nostri bisnonni, i nostri nonni. Tu cosa ne pensi?