come mano che dondola una culla,
come il bacio della luna
sopra i campi innevati
era spinta l'anima mia,
ma eri solo tiepido calore
di stelle d'inverno.
Divampo' un insano fuoco
che arse i corpi e li distrusse
lasciando profonde ferite,
sete d'amore che bevve
sangue malato dalle nostre vene.
E decidere di essere o non essere,
di incedere su quel ponte incerto
e traballante,
o di imboccare al crocevia
la strada della libertà
verso il chiarore e la mia verità...
E di illuminarmi per scherno
al dolore e fare boccacce al buio.
Senza di te.
Frassati Emiliana