LA VITA

Nascere cornice di tela vergine
che il pittore del fato dipinge adagio
con la tavolozza in bianco e nero.
Vivere acerbe stagioni
raccogliendo rose
e ferendosi di spine,
inguainati nell'involucro
che ospita l'anima.
Camminare controvento
con le sillabe smorzate,
il mare mosso che percuote
le nostre fragili vele alla deriva.
Picchiare il capo
contro muri di cartapesta,
e tenersi a galla annaspando
in fiumi di acque salate
che incidono giunchi
sul ghiaccio dei nostri inverni.
Gioire come teneri boccioli
di emozioni che colmano il cuore,
le braccia spalancate
verso le speranze, 
sotto le infinite distese
del cielo dell'amore.
E poi al tramonto
giungere aneli
al chiostro dell'anima,
ad assaporare il silenzio..
Quella conquistata pace
di spessi muri ovattati
che chiudono fuori
il trambusto del mondo.

Frassati Emiliana