La mia poesia

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IN QUEL CIELO

2021-04-22 13:37:57

22  - 04 - 2021

Il fiume del mio sangue
scorre vermiglio
verso l'oceano immenso,
mentre il tempo si ruba
questi giorni ancora tiepidi
di autunno.
Spine aguzze hanno stillato
gocce di antica malinconia,
stagnando le ferite
di un feudo disabitato,
aperto a scelti visitatori.
Per trovare l'oro
bisogna scavare nel profondo,
dove brucia la fiamma
delle primordiali origini.
Là fiorisce la zagara selvaggia
tra lastre di pietra,
la luce penetra
le ombre più nere,
là si ascolta l'amore
di mani che dondolano culle
e voci soavi
che cantano ninnenanne.
Quello è il luogo
che consente il volo
alle ali perdute..
Dove liberi e tersi
Possiamo ondeggiare
in quel suo cielo.

Frassati Emiliana