IL NOSTRO SILENZIO

Nascere cornice di tela vergine
che il pittore del fato
dipinge pian piano
con la tavolozza
in bianco e in nero.
Vivere acerbe primavere
nei giardini del mondo,
cogliendo rose
e ferendosi di spine,
oscurati dalla maschera
che nasconde noi.
Camminare contro vento
con le sillabe smorzate,
il mare mosso che percuote
fragili navi in balia delle onde, 
alla ricerca disperata
di un porto sicuro.
Picchiare il capo
contro muri di cartapesta,
per poi nuotare
tagliando il velo
di un fiume gelato.
Gioire nel cuore
come teneri boccioli
sotto le infinite distese
di un cielo d'amore.
E forse giungere
al chiostro dell'anima
ed assaporare
il silenzio di noi..
Ed entrare là,
dove spessi muri
chiudono fuori
il rumore del mondo.

Frassati Emiliana