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TORRI DEL BENACO

2020-01-21 19:05:54

Oggi desidero continuare a parlarvi del lago di Garda. Dopo Garda e Punta San Vigilio, percorriamo sempre la strada lungo la costa orientale del lago di Garda (sponda veronese) per raggiungere il paese di Torri del Benaco. Benaco è il nome originario del lago di Garda, è la denominazione di

Oggi desidero continuare  a parlarvi del lago di Garda. Dopo Garda e Punta San Vigilio, percorriamo sempre la strada lungo la costa orientale del lago di Garda (sponda veronese) per raggiungere il paese di Torri del Benaco. Benaco è il nome originario del lago di Garda, è la denominazione di origine latina e la pronuncia esatta è con l’accento sulla “a” quindi Benàco.

Il centro del paese trasmette un fascino particolare con le viuzze sinuose, la Chiesa della Santissima Trinità con i suoi affreschi quattrocenteschi, la torre altomedievale detta di Berengario, i vecchi edifici dai ridenti colori veneziani che si affacciano sul porticciolo e che regalano uno spettacolo agli occhi dei visitatori. 

Torre di Berengario                            Vista del Castello dal porticciolo

Palazzo Gardesana                               Palazzo davanti al porticciolo

Vicoli tipici

La bellezza del centro storico, il clima dolce e mite e la magia che trasmette, ha fatto di Torri una delle località più prestigiose della riviera degli ulivi, annoverando tra i propri ospiti personaggi come Andrè Gide, Stephen Spender, Laurence Olivier, Vivine Leigh, Maria Callas, Jacques Piccard, il Re Juan Carlos di Spagna.

Torri del Benaco conserva il fascino del paese medievale raccolto tra le mura e le torri del Castello Scaligero che regala tutt’oggi un’atmosfera magica.

CASTELLO SCALIGERO

Storia del Castello Scaligero

La costruzione del castello risale agli ultimi anni della dominazione scaligera, la dinastia che governò nella città di Verona dal 1262 al 1387. Il castello di Torri fu fatto costruire nel 1383 per ordine di Antonio Della Scala, ultimo signore degli Scaligeri di Verona, ed è sorto sulle rovine di un preesistente maniero d’epoca altomedioevale risalente al X secolo e di cui rimane tuttora la torre ovest.


Stemma della famiglia Della Scala - Scaligeri

La fortezza aveva una funzione prettamente difensiva. Le sue torri facevano parte della cinta muraria che circondava e proteggeva il paese da eventuali attacchi. Dal castello si diramavano dei sotterranei, in parte ancora esistenti, utili per la fuga in caso di assedio.

Sempre più minacciato dai Visconti di Milano, l’ultimo signore degli Scaligeri, Antonio, affidò le sorti del suo stato a Cortesia Marasso Serego, il quale nel 1383 si rivolse a Bonaventura Prendilacqua per la ricostruzione del castello di Torri. L’intento era di rafforzare le difese del porto creando una darsena fortificata, ritenuta indispensabile per il controllo del medio lago. Nonostante l’allestimento di tutte queste difese, nel 1387 la fortezza di Torri e tutta la sponda del lago furono conquistate dai Visconti, poi dai Da Carrara ed infine nel 1405 dalla Repubblica di Venezia. Nel XVI secolo il castello fu sede del Capitano del lago.

Esaurito il suo ruolo di fortezza militare, il castello divenne proprietà dei conti Nuvolari e successivamente della signora Giuseppina Arduini. Nel 1760 venne abbattuta la seconda cinta muraria per far posto all’attuale limonaia che rimane l’unica visitabile ed attiva in tutto il territorio del Lago di Garda. 

La limonaia d'estate

e d'inverno

Nel 1973 fu acquistato dal Comune di Torri che diede il via ad un radicale restauro, affidandone i lavori all’architetto Rudi Arrigo, e dopo dieci anni fu aperto al pubblico come Museo Etnografico. 

Il Museo del Castello

All’interno del Castello è possibile visitare un museo, inaugurato nel 1983, che è composto da diverse sale:

1. Sala dei Calafati – in questa sezione viene presentata l’attività dei calafati, artigiani dediti alla costruzione e riparazione delle barche da pesca

2. Sala dell’oliva – la sala illustra la coltivazione dell’olivo, la principale attività economica della campagna dell’Alto lago; di particolare interesse è l’attrezzatura esposta tra cui una slitta da trasporto ed un piccolo torchio “casalingo”

3. Sala della pesca – è la prima sala museale sorta in Italia dedicata alla pesca delle acque interne, raccoglie rarissime reti antiche, una “gondola piana” del Garda e la quasi totalità delle reti e dell’attrezzatura in uso presso i pescatori del nostro lago

4. Sala delle incisioni rupestri – questa sezione illustra con carte e calchi originali, l’interessante fenomeno delle incisioni rupestri del Lago di Garda che si rinvengono numerose nel comune di Torri e risalenti in parte ad epoca preistorica

5. Sala degli antichi originari – nella sala è esposto materiale documentario illustrante la storia e l’attività della Corporazione di pescatori degli Antichi Originari di Torri e Garda, sorta nel 1452 ed ancora operante; le reti esposto servono per la pesca delle alose

6. Sala del plastico – il plastico riproduce il paese di Torri come appariva fino agli inizi del 1900; le due grandi carte topografiche di epoca veneziana, danno un’idea chiara e particolareggiata del territorio di Torri alla fine del 1700

All'esterno del museo, all'interno di un cortile, è possibile vedere la ricostruzione, con le parti in pietra originali e risalenti all’epoca romana, di un torchio per la molitura dell’oliva.

E' possibile fare il giro dall'alto dei camminamenti da dove si può ammirare il magnifico panorama del caratteristico porticciolo e del centro di Torri, oltre che di gran parte del lago della sponda di fronte ossia quella bresciana, da Sirmione a Limone.