Il piacere di girovagare

Viaggi & Avventura

L'Eremo di San Giorgio

2020-12-04 16:20:05

L'Eremo di San Giorgio dei Monaci Benedettini Camaldolesi: un luogo di quiete, una piccola oasi di pace immersa fra ulivi secolari e cipressi, nell’entroterra del lago di Garda.

Oggi vi voglio parlare di un posto per me magico, vicino a casa, dove vado quando ho un desiderio di pace, di stare qualche ora tra silenzio e quiete. E’ una piccola oasi immersa fra ulivi secolari e cipressi, un angolo di serenità e di silenzio, lontano dalla vita frenetica della città e dalle località turistiche del lago di Garda. 


L'EREMO DI SAN GIORGIO

L’Eremo di San Giorgio si trova nell’entroterra del lago di Garda sulla sponda orientale veronese, a pochi chilometri da Bardolino. Sorge sul Monte San Giorgio, il promontorio che domina il tratto di costa orientale del lago di Garda.

La mia camminata è iniziata da una decina di chilometri dal mio paese, dove ho lasciato l’auto in uno spiazzo lungo la strada che proseguendo giunge a Garda. Mi sono fermata proprio dove si trova il cartello con l’indicazione per l’Eremo di San Giorgio.

Da qui la strada si fa un po’ stretta ed e’ asfaltata fino ad un certo punto, ma io come sempre ho preferito partire a piedi da qui per poi godermi la camminata lungo una strada, in sensibile salita, che poi diventa sterrata e costeggiata da cipressi.


Alla fine di questa strada sterrata, si arriva ad una piazzola dove ci sono un capitello ed un crocifisso di legno.


Da qui, inizia il tratto finale della via d’accesso, costeggiato da un muro perimetrale, che corrisponde a quello che era originariamente il limite della proprietà dei monaci ed il divieto di accesso alle persone non autorizzate.


Da questo tratto si arriva al portone d’ingresso dell’eremo.


L’Eremo di San Giorgio dei Monaci Benedettini Camaldolesi

L’Eremo di San Giorgio dei Monaci Benedettini Camaldolesi vanta secoli di storia. Fu fondato nel 1663, i lavori di costruzione continuarono per tutto il secolo XVII e furono completati con l’edificazione della chiesa nel 1704. In seguito alla soppressione napoleonica del 1810 e l’Eremo venne abbandonato ed il complesso fu abitato da contadini fino al 1885, quando ritornò a risiedervi una comunità camaldolese. Da allora ai giorni nostri, il complesso monastico di San Giorgio è rimasto di proprietà degli eremiti, eccezion fatta per un decennio circa (tra il 1962 e il 1972) quando fu affidato alla diocesi di Verona che ne fece una casa per esercizi spirituali.


La comunità presente all'Eremo di San Giorgio appartiene all’antica congregazione camaldolese dell’ordine di San Benedetto fondata da San Romualdo di Ravenna tra il 1012 ed il 1024, che ha la sua casa madre a Camaldoli (Arezzo).

Si possono visitare solo alcuni cortili interni e la chiesetta. La chiesa, estremamente sobria ad aula unica, conserva un’interessante pala di San Giorgio che uccide il drago; affiancate ci sono quattro cappelle più piccole dedicate alla Madonna, a San Romualdo, a San Benedetto ed a Sant’Antonio.

Cortile interno con scalinata  -  Campanile della chiesetta

Interno della chiesetta  -  San Romualdo di Ravenna


Ogni tanto vengo ad ascoltare la messa qui; è accompagnata dai canti gregoriani dei monaci. L’atmosfera che si respira qui mi ricorda Assisi, l’Eremo delle Carceri.

L’Eremo di San Giorgio è il mio luogo di quiete.