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Nel dubbio... torna al respiro
Ci sono momenti in cui la mente corre come un cavallo impazzito e nulla sembra capace di riportarla ad uno stato di quiete.Una semplice strategia a portata di mano che aiuta nell'impegno di addomesticare la mente.
L'altra notte mi sono svegliato, senza un vero motivo (apparente quanto meno). Nessun bisogno o fastidio fisiologico (caldo, fame, sete ecc…) era impellente; le mie ragazze (moglie e figlie) dormivano amabilmente; anche la gatta si faceva i fatti propri. Riuscivo a respirare, ma senza averne un consapevole controllo.
si è dimostrato… riaddormentarmi.vero problemaIlSolitamente non ho difficoltà, mi giro chiudo gli occhi e… svengo letteralmente. Non l’altra sera.
Ho passato un'ora buona nel letto cercando La posizione, pensando e mettendo in pratica tutti i trucchi che conosco per riaddormentarmi. Senza, però, alcun successo.
La notte stava scorrendo via veloce con me sveglio.
Come a molti quando si presenta una situazione di questo genere, stava iniziando a montare l'irritazione. “Ad un problema - pensavo - se ne aggiunge un altro, oltre a dover gestire l'insonnia ora mi irrito…” un cane che, spiacevolmente, si morde la coda.
L'irritazione, tuttavia, si è rivelata più utile e preziosa di quanto pensassi. Forse perché anche lei assonnata e desiderosa di tornare tra le braccia di Morfeo mi ha stimolato una riflessione.
Per gestirla, infatti, ho usato la tecnica più semplice ed efficace che conosco… il respiro. Vari studi hanno dimostrato che controllare il respiro - facendo inspirazioni della durata di circa 3 secondi ed espirazioni di circa 5 secondi - si riesce ad abbassare la pressione delle emozioni, compresa la rabbia.
Ed è stato proprio quello che mi ha condotto alla soluzione del mio problema iniziale, ovvero riaddormentarmi. Mentre controllavo il respiro, infatti, ho avuto una sorta di illuminazione. Non serviva nulla di complesso, di astruso per ritrovare la via di Morfeo serviva solo tornare alle fondamenta per "spegnere il chiacchiericcio del cervello" e rilassarmi, ovvero concentrarsi sul respiro.
Ho, quindi, riportato l'attenzione al respiro, abbandonando le velleità di controllo, ripetendomi: "torna ai fondamentali… respira. Concentrati sul respiro…. Ora sto inspirando, ora sto espirando…" e poi…
…mi sono svegliato il mattino dopo.
Respirare è la cosa più semplice, il fondamento di ogni tecnica di rilassamento, concentrazione, meditazione, allenamento ecc…, se non proprio il fondamento della vita che ci accomuna con qualsiasi essere vivente. Il respiro.
Nella confusione del momento non avevo pensato agli elementi fondamentali per poter "controllare" la mente, gestire le emozioni, rilassarsi… quel qualcosa che abbiamo sempre con noi che ci permette di riconnetterci con il momento presente. Il respiro.
Così come capita di notte, così può capitare nella vita di tutti i giorni, in famiglia, con gli amici, sul lavoro… Quando si arriva a quei momenti particolarmente stressanti poiché carichi di confusione ed impegni. Quei momenti che trascinano verso una direzione imprecisa, che fanno dimenticare i piani, gli obiettivi, le tecniche, le cose da fare… Quando scivola dalle mani il timone e tutto sembra perduto. Quando ci si trova di fronte a quei casi particolarmente complessi, al cui solo pensiero tremano le gambe e nella mente fa capolino la domanda: "come riuscirò a fare tutto?". In quei momenti diventa utilissimo "tornare ai fondamentali".
I fondamentali li conosciamo, sono, dopo anni di pratica, parte di noi e ci permettono di tranquillizzare il chiacchiericcio nella mente generato dall'ansia e dalla paura. Sono la coperta di Linus che ci accompagnano nel quotidiano professionale. I fondamentali, come le radici profonde di un albero, permettono di rimanere ancorati a terra anche durante la tempesta più forte.
Permettono di concentrare l'attenzione su ciò che è realmente importante e eliminare le distorsioni che distraggono. Sono ciò che permette di mantenere in piedi il proprio costrutto ed osservare il problema da una angolazione "sicura". È dai fondamentali e grazie ad essi che è possibile trovare le soluzioni al problema che appariva particolarmente complesso.
A ciò si aggiunge un ulteriore effetto positivo, "ripassare" periodicamente i fondamentali permette di osservarli da nuove angolazioni il che permette di approfondirli ulteriormente, acquisire nuovi insegnamenti, nuovi approcci o interpretazioni ampliando, così, le possibilità future.
Quindi, nel dubbio… torna ai fondamentali.Nel dubbio… torna al respiro