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Dalla Russia con amore...
Quando si parla di Russia, spesso la mente corre ad un paese freddo e inospitale. Probabilmente la nostra visione è influenzata dai cazzotti di Rocky Balboa che, nel quarto episodio della famosa saga, se le dà di santa ragione con Ivan Drago. Ma che impressione si può avere della capitale, Mosca?
Contraddizioni
Ho scelto questo titolo che ben sintetizza quello che ho potuto vedere in circa 5 giorni di vita moscovita. Spesso ho percepito opposti che in qualche modo coesistono sotto lo stesso territorio. Partiamo con qualche esempio che rende bene conto di quanto intendo.
1. Modernità e tradizione
Se ci si ficca per un po' di tempo nei magazzini Gum vicino alla Piazza Rossa, si può vedere come la modernità e lo stile occidentale hanno raggiunto anche la Russia. I maggiori marchi della moda che troviamo nei nostri paesi sono ormai facilmente rintracciabili anche nella capitale moscovita. Insomma, ciò che troviamo in via Montenapoleone a Milano, è presente pure attorno alla Piazza Rossa di Mosca.
Al tempo stesso ho percepito un attaccamento alle tradizioni della storia russa. Al giorno del mio arrivo sono finito sulla Piazza Rossa dove si teneva un festival folkloristico dei popoli slavi, con danze e musiche tradizionali. Un momento in cui si potevano vedere giovani, ma anche anziane velate, preti ortodossi con le lunghe barbe che ascoltavano quanto accadeva sul palco principale. Insomma, sembra che modernità e tradizione in qualche modo stiano plasmando il volto della Russia che verrà.
2. Gentilezza e freddezza
Anche nei rapporti con le persone ho potuto percepire una certa ambivalenza. Quando si prende un biglietto per le maggiori attrazioni della città, non aspettatevi che i funzionari siano particolarmente accoglienti nei vostri confronti. D'altra parte, le giovani generazioni invece dimostrano di essere decisamente più aperte ed accoglienti. Sia i ragazzi che le ragazze che lavorano al bancone di qualche bar o ristorante. Alcuni di loro parlano perfettamente inglese e quindi sarà più facile comunicare con loro. Altri invece non saranno particolarmente bravi nella lingua di Shakespeare, ma in qualche modo daranno volentieri una mano. Un altro esempio dell'accoglienza viene dalla mia esperienza personale: infatti a Mosca ho incontrato una coppia di amici che non vedevo da anni. Ebbene, nei giorni che ci siamo visti, non sapevano più che cosa fare per farmi stare bene: portarmi a spasso in città, offrirmi cena e taxi, darmi tutte le informazioni per effettuare qualche visita da solo.
Insomma, ricapitolando, come ben sappiamo, gli stereotipi non aiutano mai e visitare i posti con i nostri occhi è il modo migliore per farci veramente, anche se per breve tempo, un'idea migliore di tanti pregiudizi che abbiamo nella nostra testa!