Marco Driussi

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Aiuto! Mi sento inadeguato!

2019-06-27 21:59:28

Ti è mai capitato di sentirti non all'altezza? Di guardarti attorno e di pensare che così come sei non vai bene? Da cosa nasce questa sensazione che spesso puoi provare quando sei in mezzo agli altri? Leggi l'articolo e vedi se quello che dico può gettare un po' di luce su quello che senti.

I mezzi di comunicazione hanno ristretto il mondo

Pensa a quanto siamo costantemente in contatto con il mondo che ci circonda attraverso i mezzi di comunicazione di cui disponiamo. Potenzialmente possiamo rimanere connessi 24 ore su 24 al nostro smartphone e al nostro computer. L'accesso all'informazione che abbiamo non è mai stato così potente come negli ultimi 15 anni. Si può dire che qualcosa di così rivoluzionario non accadeva da secoli, da quando, nel 1400 venne inventata la stampa a caratteri mobili che permise ai libri di essere stampati in grandi quantità e la conoscenza poteva circolare molto più facilmente di quando i libri venivano scritti a mano. Altri punti di svolta sono stati la nascita della radio grazie a Guglielmo Marconi, l'invenzione del cinema e successivamente la televisione. Insomma, il mondo si è sempre fatto più piccolo e come umanità abbiamo potuto entrare in contatto con persone che stanno dall'altra parte della terra. 


Come possiamo essere influenzati dalle tecnologie

Se è vero che possiamo conoscere tante di quelle cose come mai era accaduto prima, spesso non siamo consapevoli dell'influsso che le tecnologie hanno nelle nostre vite. Ti domanderai: cosa intendi con questa frase? Ebbene, se pensiamo alla televisione, prima ancora di internet, questo strumento ha avuto e ha il potere di influenzare le persone. Si pensi a come la nascita della Rai, per esempio, ha permesso lo sviluppo della lingua italiana al pari della scuola pubblica. Chi è padrone di un mezzo di comunicazione (pensiamo appunto ai canali televisivi o ai social media o prima i giornali) ha un potete straordinario: raggiungere un gran numero di persone in un breve tempo. In questa maniera, con un po' di abile capacità di persuasione, è possibile convincere le persone della bontà del messaggio che viene trasmesso. Non è un caso che quando avviene un colpo di stato in un paese, di solito i mezzi di comunicazione sono i primi a essere controllati da chi ha preso il potere.


Veline, modelle, calciatori e tanto altro

Se ci pensi bene e ti guardi attorno, noti quanto spesso noi nell'arco della giornata incontriamo modelli che ci vengono presentati come di successo: calciatori, modelle dal fisico perfetto, attori dalla vita invidiabile. Ora questo tambureggiare da parte dei mezzi di comunicazione in qualche modo ci entra nel cervello e volenti o nolenti ne rimaniamo in qualche modo influenzati. Perché ad esempio gli adolescenti cadono spesso nel fenomeno del sexting, ovvero mandare le proprie immagini senza veli attraverso i propri cellulari ad altre persone? Dal mio punto di vista i modelli che vengono presentati dal cinema, da internet e dalla televisione ci spingono a pensare che se si vuole essere qualcuno che conta, qualcuno di successo, in fine dei conti dobbiamo fare come fanno quelli che sono influencer oppure star della televisione. Se per avere successo bisogna fare i cretini come i concorrenti del grande fratello, che sono popolari, perché non farlo? Cosa ci costa? Perché non farmi torturare dalla giuria di Masterchef per apparire in televisione? Questi sono alcuni dei pensieri che si possono fare.


E noi come ci vediamo?

Alla luce dei modelli che osserviamo online o in televisione, noi come ci vediamo? Lo psicanalista Miguel Benasayag (di cui consiglio il libro L'epoca delle passioni tristi) afferma che ci si trova sempre di più ad un maggiori numero di persone, soprattutto giovani, confrontate con disturbi di ansia e depressione. Apparentemente, dal punto di vista del funzionamento del cervello, non vi è alcuna disfunzione che possa spiegare questi disturbi della mente. Addirittura questi fenomeni sono invece sconosciuti in altre culture che noi consideriamo sottosviluppate. Come mai? Una possibile risposta è che sempre di più siamo portati a pensare che il successo corrisponde a quello che vediamo sui nostri schermi e che se non riusciamo a raggiungerlo, allora non siamo delle persone che contano. Pensiamo anche alla percezione che abbiamo del nostro corpo: sembra che tante persone si vergognino di come sono fatte e pensano di non avere la possibilità di avere una sana relazione sentimentale e sessuale solo perché il loro fisico non corrisponde a quello che viene mostrato sui cartelloni pubblicitari. Ora, che il nostro fisico debba essere in ordine deve essere una questione di salute e non un imperativo che ci deriva da quello che il mondo pubblicitario ci mostra. Ma sulla percezione del nostro corpo parleremo un'altra volta!