Marco Boscarato scrive

Parole che si fanno strada

Marco Boscarato scrive

Parole che si fanno strada

Consigli utili per un viaggio inutile

2021-09-15 06:13:14

Considerazioni su quello che potrebbe servire per il cammino. Cercando di offrire delle suggestioni, più che elementi tecnici.

Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito (Antoine de Saint-Exupéry)

Consigli utili per una pratica inutile


Come ho scritto altrove, mettersi in cammino è una azione totalmente “inutile”.
Nel senso che nulla ci porta in tasca o che non alimenta la nostra quotidianità, non porta granché alla domanda “chi sei nel tuo ruolo sociale?”.
Ha il valore aggiunto che Erri de Luca, in un suo scritto, attribuisce allo scalare montagne, quello di “non servire a niente”, di toglierci dalla cornice in cui siamo inseriti nel mondo e di aiutarci a ridisegnare il quadro, riconoscendoci appunto “nel mondo” ma non del mondo.
Se quindi vogliamo partire in viaggio per ottenere il nostro “passaporto del pellegrino” e mostrarlo agli amici, ecco..., forse è meglio che lasciamo perdere! Troppa fatica!🙂

Ma se un impulso irrefrenabile ci spinge a spostarci dalla zona comoda di casa e a muovere le gambe per arrivare “da qualche parte”, ecco alcuni consigli utili, in forma suggestiva di parole.
Sono delle suggestioni, delle idee da cogliere ed elaborare personalmente, non sono consigli "tecnici" (che comunque vi suggerisco di raccogliere: scarpe, vestiario, crema per i piedi... ma questo lo trovate facilmente).
Sono delle ispirazioni che se vi coglie il "bisogno" di lasciare tutto e andare, potrebbero risultarvi utili.

I consigli:

  1. Fiducia: Se sbagli strada, stai pur certo che sei nel posto giusto, quello in cui dovevi essere. Fai un respiro, comprendi che è la tua storia che si sta svolgendo, e con lei anche la storia delle cose che sono in relazione con te, la storia del mondo. E vai avanti. Nei momenti di difficoltà, abbi fiducia. "Il cammino si compie nell’andare" (A. Machado), quindi ogni cosa va bene. Il cammino è un atto di generosità, implica spostarsi da una posizione di sicurezza a una di incertezza, al mistero, nella direzione di quel che non si conosce. Mettiti a disposizione di quel che accade, ti comunicherà comunque qualcosa di buono per te. “Con ogni passo si fonda un nuovo Tempio”, mi disse un giorno il Maestro Taiten Guareschi, e io sento ancora in me l’eco di quelle parole, mentre cammino.
  2. Leggerezza Togli peso e lascia spazio. Alleggerisci lo zaino, alleggerisci i pensieri, alleggerisci i tuoi passi e l’immaginazione. Scopriti capace di poesia. Guarda la luna nel cielo e fai come se ti stessi guardando da lì. Percepisci in te l'aspirazione ad andare, sarà sempre più forte del peso dello zaino, della fatica. Fino a quando la senti, con voce pure flebile, ascoltala. Poi cedi alle necessità del corpo, ci sarà chi ti accoglie nel sonno e aggiusterà quel che va rimesso a nuovo. Tu, conserva la leggerezza che puoi scoprire nella luna, un ammasso di roccia che si libra e si mantiene in alto. Ci sono delle forze in grado di sollevarti, come la luna, come l'acqua della vasca di Archimede quando scoprì la sua famosa legge, come il tuo cervello nel liquido che lo accoglie. Tu, semplicemente, assecondale!
  3. Volontà e Dignità. Sii fiero di te stesso, stai percorrendo le strade che l’umanità ha percorso da secoli, da millenni, da sempre. E dopo di te, sulle tue orme, continuerà a farlo. Per sua stessa intima natura, la volontà di andare avanti. Camminare non è altro che andare avanti, nulla di più ma neppure di meno. Andare avanti è tantissimo, significa entrare nell’azione, non subire passivamente il divenire del mondo ma intervenire con la nostra natura di uomini. “Preoccupiamoci della facilità, non delle difficoltà”, sempre Taiten Guareschi: il mondo interiore che ci abita richiede che noi si intervenga sul mondo esteriore, il mondo esteriore attende l’azione dell’uomo per poter evolvere. Camminare è una metafora potentissima, ci allena a trasformare il mondo. In meglio. Essere uomini è un impegno che va affrontato con dignità.
  4. Flessibilità. Pianifica le tue tappe con l’impegno che corrisponde alle tue capacità ma sii flessibile se l’occasione ti offre altre strade e percorsi. Accogli con morbidezza, con riconoscenza, quello che ti viene offerto, sia esso un temporale, un errore nel percorso, un piccolo o anche un grande incidente. Sii generoso con te stesso e tollerante a fine giornata. Considera con equità quello che hai potuto fare, impegnati con tutto te stesso nell'andare avanti, ma usa una lente priva di giudizio morale quando a fine giornata consideri quello che hai potuto fare. Ancora, il cammino si fa nell’andare, non possiamo conoscerlo (e conoscerci) se non lo mettiamo in pratica, non può essere sempre quello che vorremmo, non deve esserlo. Altrimenti non emergeremmo noi, la nostra risposta libera a quel che accade. Non esistono ostacoli, esistono solamente le soluzioni per affrontarli.
  5. Compagnia. Com-pagnia. Con il pane, con quello che ti nutre. Scopri, nel viaggio, quello che ti fa compagnia, quello che ti alimenta, che arricchisce la tua anima. Viaggiamo sempre in un mondo ricco di possibilità e di stimoli, non siamo veramente mai da soli. Anzi, l’essenzialità del viaggio a piedi (che sia in solitaria o in compagnia di qualcuno) ci offre nuove possibilità di compagnia e di nutrimento. Il ritmo del respiro e dei passi, il fruscio del vento, la luce che cambia, il senso del corpo che pesa, il senso dell’anima che nonostante il corpo si svincola dal peso e viaggia nell’etere, si aggancia al pensiero, al sentimento e alla volontà incarnata nelle gambe, tutto si colora di nuove occasioni. Cogli sempre il senso della compagnia, il viaggio è dentro noi stessi ma anche nel mondo, scoprendo sia quanto siamo siamo piccoli ma anche quanto noi stessi, al mondo, siamo indispensabili.
  6. o meglio 5 bis…) Ultimo consiglio, totalmente interessato: "Giustamente errare"! il mio libro! 😊 Vorrà essere un librino leggero, agile, ricco di spunti e di stimoli. Utile per un viaggio inutile come il Cammino. Sarà pronto a marzo del 2020, dopo essere stato rielaborato anche grazie ai molti riscontri finora ricevuti al termine della campagna di pre-vendita, che terminerà a fine settembre e che determinerà il suo futuro: stampato e spedito in forma privata oppure, se verrà raggiunto l’obiettivo di 200 copie, destinato ad essere distribuito anche in libreria. In “Giustamente errare” vengono argomentati i temi messi in evidenza qui sopra ed altri ancora, traendo spunto dal mio viaggio, compiuto lungo la via Francigena, a piedi, da solo e in inverno, molti anni fa, che tanta ricchezza mi ha donato e che ho voluto così condividere. Potete leggere una anteprima ed eventualmente effettuare l'ordine qui:


Grazie di cuore a voi che avete letto queste parole e il mio migliore augurio per voi di un cammino felice e pieno di vita.


Marco Konin Boscarato, pellegrino lungo la via Francigena


by Marco Boscarato
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