Comincia il cammino del libro, stasera condividerò qui il link con il quale lo si potrà acquistare.
E mi piace salutare questa partenza con una domanda, quella che nel racconto della Genesi fa Dio ad Adamo improvvisamente scopertosi nudo, dopo aver "mangiato la mela", nel giardino dell'Eden.
Dove sei, Adamo? Non è pensabile che Dio onnisciente non lo sapesse, come mette in evidenza anche Martin Buber nel suo scritto "Il cammino dell'uomo". Non è pensabile che gli rivolgesse quella domanda per tenerlo in vista e sotto controllo.
Adamo, tra l'altro, era nella sua nudità scoperta, quindi ancora più "visibile".
La domanda, che ovviamente vale anche per Eva (ciascuno di noi è insieme Adamo ed Eva, principio maschile e femminile, occasionalmente incarnato in una forma), è rivolta ad Adamo per invitarlo a pensare, lui, dove si trova!
Caminante no hay camino. Se hace el camino al andar (A. Machado)
Ogni passo, ogni momento, è il tuo cammino.
Ogni passo, ogni istante, sei a casa, nella TUA casa.
E la domanda "Dove sei?" ("Da dove vieni? Dove stai andando?") ti colloca al tuo punto esatto, ti fa coincidere con te stesso, senza infingimenti. Nudo, come Adamo nella sua fase di scoperta, con la mela in mano, cercando di capire che la sta tenendo a fare. Senza sovrastrutture e racconti che non siano tu, quello che sei, quello che offri e che doni.
Perché la vita non è un dono, ma siamo NOI un dono alla vita, siamo la lucerna sopra al moggio.
Questa affermazione è una delle frasi preziose che ho avuto in dono da Fausto Taiten Guareschi, abate di Fudenji, il monastero Zen a Fidenza da cui il mio viaggio è partito. Me la sono portata con me fino a Roma, durante un viaggio nel quale ho ricevuto molti, moltissimi doni.
Spero, qualcosa, di avere offerto anche io.
Qualcosa, lo troverete in questo libro, il cui cammino parte oggi, stasera. Stasera si parte.
(andiamo oltre, e ancora più in alto: il saluto tradizionale dei pellegrini di Santiago)