Giuseppe Festa

Umidità in casa: ecco vome risolvere il problema

2018-07-02 12:39:17

In casa vostra fa molto caldo? Sono comparse muffe o la vostra allergia si acutizza? Forse la causa potrebbe essere il tasso di umidità in casa. È un problema che "non si vede", ma che alla lunga potrebbe provocare danni da non sottovalutare. Scopriamo insieme le cause e le soluzioni per sconfiggere, o meglio regolare l'umidità in casa vostra. Umidità ideale in casa: come ottenerla Innanzitutto capiamo cosa si intende per "umidità". Essa non è altro che la quantità d’acqua o di vapore acqueo contenuta in una massa d’aria. L'indice di umidità non è univoco, ma classificato secondo tre diversi parametri. umidità assoluta corrisponde alla densità del vapore acqueo, cioè al rapporto tra la sua massa e il volume che la contiene. umidità specifica misura il rapporto tra il vapore acqueo e la massa d’aria che risulta umida;
 umidità relativa: rapporto tra il vapore acqueo presente nell’aria e la quantità massima che quella stessa massa d’aria potrebbe contenere, a pari condizioni di pressione e temperatura. Il contenimento dell'umidità in casa può portare non solamente un miglioramento termico, ma anche un ecosistema più salutare. Infatti, è un problema spesso sottovalutato, l’umidità porta alla formazione di muffe, batteri, virus, funghi, acari e altri agenti nocivi che potrebbero indurre a disturbi respiratori legati ad asma, allergie e altre patologie. Cause umidità in casa Solitamente, per renderci effettivamente conto di un tasso di umidità eccessivamente elevato in casa, attendiamo che compaiano macchie scure sui muri. Le cause generatrici possono essere differenti e riconducibili ad altrettanti tipi di umidità. umidità di condensa: vapore acqueo sulla superficie o all’interno del muro su parti fredde della casa in cui vi sono ponti termici; umidità di risalita: risalita capillare di acqua dal terreno all'interno dei muri; umidità da infiltrazioni: umidità causata da infiltrazioni per precipitazioni o per la rottura di tubature; umidità da costruzione: mancata evaporazione totale dell'acqua necessariamente presente nella preparazione dei materiali edili. Per individuare il corretto motivo all'origine dell’umidità è necessario effettuare delle indagini più approfondite, tra cui fori, carotaggi, demolizioni parziali, ecc. È importante sottolineare che in Italia non esiste una normativa sulla diagnosi dei fenomeni di umidità e questo rende la fare della rilevazione un campo minato, sia per i tecnici che per chi subisce il danno. Infatti, non avendo linee guida, ciascun tecnico è legittimato ad effettuare tutte le prove che ritiene più opportune, correndo anche il rischio di errate diagnosi e valutazioni. Umidità in casa come sconfiggerla La prima prova, ea che più spontanea, consiste nel toccare il muro per percepirne la temperatura; soprattutto se non sono presenti efflorescenze o alterazioni cromatiche. Per ottenere una diagnosi sicura, è necessario effettuarla in condizioni stazionarie dell’ambiente. Insomma, è sconsigliato far fede ad un test svolto dopo giornate piovose o dopo periodi festivi in cui la casa ha avuto un sovraffollamento di persone (respirazione e traspirazione aumentano l'indice di umidità); viceversa non sarebbe l'ideale fare un'indagine dopo che la casa sia stata vuota per alcuni giorni. Inoltre è necessario misurare la temperatura e l’umidità relativa dell’aria ambiente, e la temperatura superficiale della parete in questione. La prima è calcolata con un termoigrometro; la seconda con un termometro a infrarossi. Come procedere nell'indagie invasiva? Bisogna innanzitutto rilevare i parametri termoigrometrici che permettono di valutare la presenza o meno di fenomeni di condensazione; successivamente si procede all'igroscopia con cadenze variabili da giorni a alcuni mesi. È possibile misurare direttamente l’umidità di un muro con un igrometro a contatto. Conviene effettuare le indagini in punti opposti della superficie

Giuseppe Festa

Risanamento conservativo e isolamento dall’interno di murature in pietra

2018-06-30 07:18:53

Risanamento conservativo e isolamento dall’interno di murature in pietra: come intervenire?

Giuseppe Festa

Manutenzione ordinaria e straordinaria:definizione,iva agevolata,fiscalità

2018-06-29 15:32:19

Gli interventi di manutenzione ordinaria (art. 31, co. 1, lett. a) della L. n. 457/1978, ora art. 3, lett. a) del D.P.R. n. 380/2001) riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Gli interventi di manutenzione straordinaria (art. 31, co. 1, lett. b) della L. n. 457/1978, ora art. 3, lett. b) del D.P.R. n. 380/2001) riguardano, invece, le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni d’uso. Attenzione: Tali ultimi interventi sono fi nalizzati al mantenimento dell’efficienza e all’adeguamento all’uso corrente dell’edificio e delle singole unità immobiliari, senza alterazione della situazione planimetrica e tipologica preesistente e con il rispetto della superficie, della volumetria e della destinazione d’uso dell’immobile.

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