L'Inghilterra austeniana: un po' di storia ATTO QUARTO
Ieri ho introdotto la figura del gentleman. Ma cosa caratterizzava in dettaglio quest'ultimo? La storia delle classi sociali ai tempi di Jane Austen continua, con un paragone tra 2 modi diversi di essere gentleman: Mr Bennet vs Mr Darcy. Qui sopra, la possibile dimora di una famiglia come i Bennet.
IL GENTLEMAN IN DETTAGLIO
Innazi tutto c'è da dire che faceva parte della categoria denominata landed gentry, che comprendeva titolati di cortesia quali il baronetto, il cavaliere, l'esquire e per finire, proprio il gentleman. A cavalieri ed esquires avevo già accennato, non al baronetto: si tratta di un titolo un poco superiore a quello di cavaliere e a differenza di quest'ultimo, sempre ereditario. Mentre il titolo di cavaliere può non esserlo, vedere Sir William Lucas. Quanto al gentleman, ne facevano parte i proprietari terrieri che non avevano assolutamente bisogno di lavorare per vivere, perchè campavano tranquillamente di rendita. Ecco appunto cosa rendeva il gentleman superiore al commerciante e all'avvocato di successo, perfino al medico: non doveva lavorare per vivere. Non nobile, ma comunque portatore di un titolo a sè stante che conferiva grande rispettabilità e prestigio. Le rendite di cui campavano i gentlemen provenivano da terreni, proprietà immobiliari e a volte anche denaro che rendeva interessi. Mica come oggi in Europa, dove i clienti delle banche devono pagare salatissime commissioni e bolli per tenerci i quattrini. Nell'Inghilterra di allora, i depositi o conti che fossero, rendevano dal 4 al 5% all'anno pulito: chi ha voglia di fare un salto indietro nel tempo e nello spazio geografico europeo alzi la mano, lol! Quanti raccontano oggi che il loro sogno è smettere di lavorare per poter vivere di rendita? Tanti, ma in pochi ci riescono. E per forza, dove la trovate in Italia una banca che vi dà il 5%, ma pure il 4% all'anno pulito e senza i rischi del mercato azionario? A questo, dobbiamo pure aggiungere che l'Inghilterra georgiana non conosceva il fenomeno dell'iperinflazione quale si verificò nel secolo scorso. Il dover lavorare per vivere era allora considerato motivo di burla e derisione dagli altolocati più schizzinosi e orgogliosi, a dispetto del fatto che poteva darsi un avvocato, ma soprattutto un commerciante, che riuscisse attraverso la sua professione a procacciarsi rendite più elevate di quelle di un gentleman. Pensiamo agli zii Gardiner delle signorine Bennet, che vivevano nella capitale: si potevano permettere ferie della durata di mesi (chi riesce ora a farsi 3 mesi di ferie difilati alzi la mano, lol!), serate ai teatri londinesi e mantenevano una casa dignitosa con tanto di servitù e carrozza personale (anche il possesso di una carrozza era considerato rispettabile, anzichè il potersene permettere soltanto una a noleggio). Pensiamo pure al padre di Charles Bingley: aveva guadagnato nientemeno che centomila (centomila, con quel che valevano allora!) sterline con la sola abilità nel commercio, denaro che rendeva al figlio le sue cinquemila annue. E con il quale avrebbe in seguito comperato una mansione che lo avrebbe confermato, di fatto, come nuovo gentleman. Più la dote per le figlie Louisa e Caroline, che ammontava a ventimila per ciascuna e l'educazione nella migliore scuola di Londra. Ciononostante, dimentiche del fatto che la loro ricchezza proveniva dal commercio e dunque si erano ritrovate tra la landed gentry da una generazione soltanto soltanto e per un colpo di fortuna, le due arpie non esitavano a burlarsi del parentado delle loro vicine. Se per un agricoltore fittavolo o un amministratore di terreni padronali queste professioni potevano a buon diritto figurarsi tra le massime aspirazioni per salire nella scala sociale, poteva tranquillamente darsi il gentleman che non esitava a disprezzare il commerciante parente del proprio vicino, per il solo fatto che appunto lavorava per vivere.
Ma a quanto pare, stando alle letture di Charles Dickens (anche il David Copperfield mi piace tantissimo, come letteratura), la paturnia tra landed gentry e borghesia pare si ripetesse pure tra borghesia e classi inferiori a quest'ultima, anche se di poco: basti pensare all'avvocato di successo Spenlow che disprezzava i semplici praticanti. Oppure a quanto la famiglia di pescatori di Peggotty si sentisse di parecchio inferiore a David Copperfield (in questo caso nessun Copperfield si era mai azzardato a disprezzarli e men che meno burlarsi di loro, lo stesso David li teneva in considerazione come fossero suoi parenti), si rivolgevano a lui conl'appellativo di signorino David, pur quest'ultimo non passando dall'essere un piccolo-borghese.
MR BENNET VS MR DARCY: DUE MODI DIVERSI DI ESSERE GENTLEMAN
Andiamo ora a un argomento forse per alcuni lettori più spassoso che le nozioni più marcatamente storiche: perchè Lady Catherine de Bourgh considerava la famiglia Bennet di rango inferiore a quello de nipote se entrambi erano gentleman? E' presto detto. A parte il ben differente ammontare delle rendite dei due (Longbourne rendeva 2000 sterline all'anno a Mr Bennet, mentre Pemberley ne rendeva 5 volte tanto), Mr Darcy era nipote di un conte, figlio di una lady, entrambi gli zii nobili. In buona sostanza, molto bene imparentato. Anche se di per sè privo di titolo nobiliare perchè il padre non ne possedeva uno da trasmettergli. Ciononostante, la madre Lady Anne aveva sposato in una classe sociale inferiore alla sua soltanto in apparenza. Infatti, il cognome Darcy deriva da D'Arcy, famiglia antichissima aristocratica tra le più in vista nel regno britannico e rispettata alla pari della nobiltà. La mancanza di un titolo, sicuramente dovuta al fatto che il vecchio Darcy proveniva da un ramo cadetto (ricordate? Soltanto il promogenito ereditava il titolo nobiliare). Ciononostante il prestigio degli antichi D'Arcy restava, dunque, pur non nobile, Mr Darcy era un gentleman aristocratico, mentre Mr Bennet non lo era. E la sua Longbourn (in realtà non veramente sua a causa del diritto di maggiorasco, di cui parlerò la prossima volta), vincolata al cugino causa mancanza di un figlio maschio. Inoltre, questi aveva sposato più in basso, perchè la signora Bennet da ragazza era soltanto borghese (e Lady Catherine non esita a rilevarlo), la figlia di un avvocato, pure in possesso di una dote da 5000 sterline, definita cospicua a per la classe di sua provenienza. Se a questo si aggiunge la malaugurata fuga di Lydia con lo scapestrato George Whickam, circostanza di cui il pomposo signor Collins ebbe a premurarsi di riferire a Lady Catherine de Bourgh quanto prima, la frittata era fatta: quel matrimonio tra Elizabeth Bennet e Mr Darcy restava un turpe scandalo profanatore delle ombre di Pemberley, come l'arrogante madama ebbe a dichiarare...