Giusy Gil Mammana Parisi

Il bibliotecario francese e altre storie: cap. IV

2019-04-13 23:03:08

In questo capitolo fa la sua comparsa la dengue, una malattia infettiva tipica delle zone tropicali trasmessa dalla zanzara aedes aegypti. Alla lettura seguiranno i primi cenni che riguardano nello specifico questa malattia. Aggiungo un'immagine da pixabay dell'insetto che ne รจ portatore.

CAP. IV

Effettivamente c'erano stati dei momenti in cui Trent era sembrato essere sul punto di dichiararsi, come quella mattina in cui dalla finestra del suo studio medico guardavano la spiaggia in lontananza. Lui le sorrideva, le diceva quanto importante la sua presenza fosse diventata in quel luogo, che senza di lei non sarebbe stato lo stesso. Le aveva poi accarezzato i lunghi capelli chiari. Adriana aveva la sensazione di cammnare a un metro da terra. Pochi momenti in cui si erano fermati a chiacchierare dopo la consueta firma che ogni infermiere dopo l'orario di servizio doveva obbligatoriamente rilasciare al medico internista, il quale a sua volta avrebbe compilato il quadro dei turni per la direzione. Pochi momenti prima della partita a scacchi di Trent con qualche collega o preferibilmente con il professor Podger, quando si era invece presentata l'emergenza del momento: un gruppo di anziani colpiti da dengue. Tale malattia era comune in un luogo come Habanita, infestato in determinati periodi dell'anno dalle zanzare haedes aegypti. La maggior parte della popolazione del luogo era troppo povera anche solo per permettersi di comprare il repellente adeguato, venduto nell'unica farmacia che si trovava nel centro della città: era dunque normale che nella stagione di proliferazione di quegli insetti, al Centro arrivasse sempre qualcuno che era stato punto. Comunque, la dengue non soleva essere una malattia mortale, non più da quando nella zona era presente il Centro Arcoiris, nonostante la sintomatologia fosse importante e ogni paziente necessitasse di attenzioni sanitarie consistenti. Oramai si evolveva raramente nella forma emorragica e da almeno un anno non c'erano stati più casi degenerativi. Le cure per la dengue potevano tranquillamente essere dispensate dagli infermieri, che in tali occasioni se la cavavano egregiamente anche senza la presenza dei dottori, generalmente impegnati in casi ben più gravi. Tutti riuscivano, tranne ovviamente Malinka, che non faceva altro che sovraccaricare il compito di Adriana. La maldestra infermiera spesso e ben volentieri faceva accorrere Trent, che allora lasciava il suo studio medico per presentarsi nell'area dei ricoverati e immancabilmente finiva con il rimproverare Adriana per le manchevolezze di Malinka. Quest'ultima, neanche a dirlo, si trovava sempre abbinata nei turni con l'infermiera portoghese per volontà del bel dottore.

Alberta, che spesso si imbatteva davanti a tali incresciose situazioni, scuoteva il capo e a ogni occasione disponibile persisteva nel cercare di convincere Adriana a tornare a casa. Ma invano. Non che la ragazza non riuscisse del tutto a rendersi conto della preferenza di Trent per Malinka, ma l'amore l'aveva resa cieca al punto tale da rifiutarsi di guardare in faccia la realtà. Alberta però si rendeva conto che tale situazione, specie in un ambito professionale come quello sanitario in cui sono in gioco la salute e la vita delle persone, poteva ben presto convertirsi in una vera e propria fonte di guai.


Ombra Scura

Un attimo prima di pubblicare una piccola descrizione su che cos'è la dengue, vi presento la seconda ombra scura che nello scorso capitolo si è affacciata sulla vita di Adriana, la quale si rifiuta di vedere che all'Arcoiris le cose non camminano per il verso giusto. L'immagine che ho intitolato Ombra Scura rappresenta 'infermiera Malinka, una ragazza oltremodo frivola e sciocca che non si cura minimamente delle conseguenze sugli altri delle proprie azioni. La didascalia è in francese (per chi non lo conoscesse, significa "Sono la più bella del mondo...Sono Malinka...), l'ho usato invece dei portoghese, come di solito avrei fatto, perchè è la lingua nativa della ragazza (ad Haiti si parla francese e Malinka è haitiana). Vorrei premettere, onde evitare inconvenienti, che non ho assolutamente nulla contro Haiti: il descrivere un personaggio con attributi negativi proveniente da questo paese non ha niente a che vedere con l'idea che ho del luogo. Posso soltanto accennare al fatto che Haiti mi era stato necessario per lo svolgimento della trama, ma non dico più nulla per non spoilerare. 

La dengue: parte prima

E' una malattia infettiva tipica delle zone tropicali, che quindi colpisce in Africa, Asia e America centrale e latina. In quest'ultima zona si diffonde più che altro in Brasile. Il contagio non avviene tra un essere umano e l'altro, poichè a provocarla è la puntura di una particolare zanzara, la aedes aegypti. Questo insetto si moltiplica nei periodi dell'anno più caldi, che in alcune zone dei tropici si allungano durante tutti i 12 mesi (per es. lo Stato brasiliano di Salvador de Bahía). Le aree non bonificate e non disinfestate contribuiscono di parecchio alla diffusione della aedes aegypti. I sintomi della dengue sono simili a quelli della malaria e così come nel caso di quest'ultima, a tutt'ora non esiste un vaccino. Quindi onde evitare il più possibile di essere punti, qualora si viva nelle zone incriminate, sono necessari accorgimenti, che se non in grado di scongiurare il pericolo al 100%, quantomeno ne riducono la portata: mai lasciare acqua stagnante sia nelle abitazioni che nei cortili, mai aspettare a sturare un lavandino che caso mai si fosse intasato e mai lasciar crescere erbacce in cortile (raccomandazione valida sia per i condomini, peraltro rari al di fuori delle capitali brasiliane, qui trattandosi spesso di abitazioni di lusso per i pochi che se le possono permettere, che per le case/villette, l'abitazione tipica latinoamericana). Nelle case è sempre bene tenere a portata di mano un repellente a base di DEET e lo spray insetticida per ambienti che riporti la dicitura "elimina la zanzara responsabile della dengue" (in Brasile venduto nei supermercati e nelle farmacie). I turisti che viaggiano nelle aree tropicali non dovrebbero mai dimenticare di portare un repellente a base di DEET con sè.

Altri cenni su questa malattia li posterò prossimamente.