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Cosa fare e Cosa non fare sui social?

2021-09-21 07:14:17

Oggi, grazie all’esplosione del fenomeno social, quasi tutti sono sui social media cogliendo l’opportunità di mantenere attivi i contatti sia con amici, e

7 regole da rispettare sui Social 


1) Attenzione all’uso dei social: 7 regole da rispettare, cosa fare e cosa non fare sui social
Oggi, grazie all’esplosione del fenomeno social, quasi tutti sono sui social media cogliendo l’opportunità di mantenere attivi i contatti sia con amici, colleghi, conoscenti e familiari. 
Tuttavia, oltre al beneficio di rendere il mondo più piccolo e interconnesso, i social nascondono insidie che possono devastare la tua carriera e chi è alla ricerca di lavoro, se presti poca attenzione a ciò che pubblichi o commenti. 
Per evitare di commettere degli errori e compromettere il tuo futuro professionale ti indico, qui di seguito, alcuni suggerimenti utili, da considerare per chi è attivo sui social media. 

In particolare, ecco 7 regole da seguire, che ti faranno capire cosa fare e cosa non fare sui social. 


Regola n. 1: “Se non puoi dire qualcosa di carino ...”

Nel film Bambi, la madre di Tamburino gli ricorda: “Se non puoi dire qualcosa di carino, allora non dire niente”. 
Questa è una buona regola da ricordare per chi usa spesso i social media. Stai male se non riesci a vomitare tutte le tue lamentele o sfoghi e quindi a parlare male del tuo capo, o del tuo datore di lavoro o dei tuoi colleghi sui social? 
Questo è un errore imperdonabile che puoi fare, perché anche se non sei amico diretto dei tuoi colleghi o dei tuoi supervisori, potresti condividere il tuo stato d’animo con i tuoi amici, i quali possono avere in comune altri amici e tra questi possono esserci i tuoi colleghi, il tuo datore di lavoro etc. 
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Quindi, anche se non sei un amico diretto del tuo superiore o dei tuoi colleghi, i tuoi post possono facilmente raggiungere queste persone, anche se hai definito correttamente le tue impostazioni sulla privacy. 
Inoltre, i commenti negativi sulla tua azienda e sui colleghi non sono ben visti dai recruiter (selezionatori) e potrebbero persino farti licenziare dalla tua posizione attuale.
Per questo tipo di atteggiamento si sono verificati anche casi in cui molte persone hanno sia subito dei licenziamenti (per chi il lavoro ce l’aveva di già) o casi di non assunzione per chi stava cercando lavoro. 
Quindi se stai ancora cercando lavoro un comportamento scorretto sui social, che implica anche parlare male di alcuni tuoi conoscenti o amici, potrebbe metterti i bastoni fra le ruote e complicarti la vita. 
Ciò che pubblichi, condivi e in generale la tua attività sui social rappresenta per i recruiter il riflesso della tua personalità e come questo possa incidere un domani nei futuri rapporti lavorativi con i tuoi colleghi.  

Regola n. 2: "La politica lasciala alla discussione da Bar"

Un altro aspetto su cui stare attento è che sui social sarebbe meglio non far trapelare le tue opinioni politiche personali. 

I discorsi politici funzionano meglio davanti ad una tazza di caffè al bar, ma non sui social. 

La linea è molto sottile affinché anche tu possa essere considerato un hater (chi diffonde odio) e non è un complimento! 
Pubblicare le tue opinioni politiche influenza negativamente la tua professionalità andando ad incidere anche sulla tua reputazione. 

Recenti sondaggi rivelano che i recruiter non hanno una visione positiva nei confronti di un candidato che manifesta delle posizioni politiche discordanti con gli stessi recruiter. 
Quindi ricordati che condividere le tue opinioni politiche potrebbe influire negativamente sulla tua ricerca di lavoro. 
Molte volte le persone non si rendono conto che quando pubblicano o commentano contenuti di natura politica o contenuti che possono avere una valenza razzista o dispregiativa, si stanno tirando semplicemente la zappa sui piedi. 
Questo è un atteggiamento che purtroppo rimarrà indelebile, perché anche se queste persone eliminano questi post, altre persone possono aver già salvato degli screenshot e farli avere al loro datore di lavoro. 
Tu che stai cercando lavoro sappi che ogni candidatura che invii ad un’azienda il monitoraggio del tuo comportamento viene svolto da software su cui sono già impostati dei filtri ad hoc per evidenziare anche il tipo di personalità che potrebbero trovarsi di fronte in sede di colloquio e in molti casi a causa di questi atteggiamenti il colloquio potrà essere un lontano miraggio.

Regola n. 3: "Scrivi correttamente in italiano!"

Un recente studio di JobVite evidenzia che i recruiter disapprovano gli errori di ortografia e di grammatica e il 76% di loro afferma che ciò influenza la loro decisione di assunzione. Anche se questo probabilmente non danneggerà la tua posizione attuale, commettere errori grammaticali sui social potrebbe impedirti di essere preso in considerazione per una promozione o per un nuovo lavoro.

Regola n. 4: "Niente alcol e ovviamente niente droghe"

Marijuana e l’alcol tienili lontani dai tuoi social media. 

I recruiter li vedono sotto una luce negativa. 
Secondo il sondaggio, JobVite riporta che il consumo di alcol o droghe sui social media di un candidato ha un impatto negativo sulla sua futura assunzione. 
Se hai già un lavoro questo potrebbe anche portarti a seri problemi con il tuo attuale datore di lavoro, che potrebbe licenziarti in base a tale comportamento.

Regola n.5: "Sii indifferente e lascia che tutto sia Panta rei"

I social media non sono il luogo adatto per litigare con un tuo ex amico o con la tua ex ragazza.

Sebbene per alcune persone sia molto apprezzato il confronto/scontro sui social media, questo atteggiamento è terribile per il tuo personal branding. 
Sostenere e prolungare una discussione pesante sui social implica regalare un’occasione ai recruiter tale per cui possano mal giudicarti. 
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Sui social stai vendendo te stesso per suscitare maggior interesse agli occhi dei selezionatori. 

Una discussione con toni pesanti sui social non lascia trapelare il meglio di te. 

Ricordati che, come le aziende devono commercializzare sé stesse sui social anche tu lo stai facendo e nessuna discussione deve compromettere il tuo personal branding e danneggiare il tuo potenziale di carriera.

Regola n.6: "Non lasciare risposte in sospeso e sii attivo sui Social"

Tutti sono impegnati, non solo tu!

Se molte volte ignori dei messaggi su LinkedIn, non lo fare. 

Aspettare troppo a lungo per rispondere può sembrare scortese e persino costarti la posizione lavorativa che hai sempre desiderato. 
Per mantenere un aspetto professionale online, ti consiglio di dedicare dai 15 ai 20 minuti al giorno per controllare i tuoi social media, rispondere ai post o ai messaggi privati. 
Cerca di rispondere nell’arco di 24 ore se puoi.
Su internet troverai una moltitudine di piattaforme social di cui puoi avvalerti per promuovere il tuo personal branding online. 
Non necessariamente devi essere preparato su tutti gli argomenti, focalizzati di più sulle tue passioni e sui tuoi interessi e che meglio rispondano alle tue aspettative lavorative. 

Ti interessa il marketing?  《Info》

Parla di marketing e fai contenuti allineati e se aggiungi un pizzico della tua creatività sarà apprezzata dalla community di LinkedIn.
Quando si tratta della tua ricerca di lavoro e di costruire un network professionale, LinkedIn è un must. Inoltre, scegli le piattaforme social che trovi facili da usare e non esagerare nell’arco di un giorno.

Non devi trasmettere che non hai nulla da fare tutto il giorno che stare davanti al PC! 

Inoltre, considera che ogni tipo di social media risponde ad un pubblico diverso. 
Quando consideri quali social media utilizzare, pensa all’audience target che vorresti raggiungere. 

Regola n.7: "Costruisci il tuo stile di comunicazione e mantienilo! 

Dai forma alla tua identità!"
Mantieni lo stile dei tuoi post e delle tue foto professionali indipendentemente dalla piattaforma social che scegli di utilizzare. 
Il tuo attuale datore di lavoro, così come i potenziali datori di lavoro, spesso controllano i social media per determinare la tua esperienza lavorativa e le tue caratteristiche.
Sebbene alcuni social media siano più personali come Facebook, devi comunque mantenerlo pulito da post o commenti che potrebbero compromettere la tua ricerca di lavoro. 

Se non vuoi rendere pubblico il tuo profilo Facebook non farlo, nessuno ti costringe! 

Tu devi costruire un personal branding come riflesso del tuo stile di vita stabile, equilibrato e che sia tale da trasmettere preparazione e curiosità e voglia di imparare.

I social media esercitano un grande potere sulla nostra società e sul mercato del lavoro. 

Se sai già cosa è tollerabile o meno online o sui social in generale, puoi prevenire eventuali errori e costruire un personal branding che evidenzi il meglio di te. I recruiter vogliono vedere la versione migliore di te e assumere persone tali da renderli altrettanto migliori e fieri di averti incluso nel team.
L’uso del buon senso e la crescita della tua rete professionale sui social media ti aiuteranno a trasformare gli obiettivi di carriera di oggi in risultati di domani.

E' la presenza online il tuo nuovo CV. 

La tua reputazione online sara' sicuramente valutata durante il processo di selezione. 
Quindi prima di postare o interagire con i post degli altri, rifletti. 
E' importante essere gentili, educati, portare rispetto agli altri online, perche' anche se i CV vengono spesso visti dalle macchine, poi sono sempre le persone a prendere la decisione finale e sarebbe un vero peccato perdere occasioni per un commento lasciato distrattamente online.

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