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Le Pardulas
Le Pardulas rappresentano in Sardegna un dolce della tradizione pasquale, sono costituite da un cestino di pasta croccante con all'interno un morbido

ripieno di ricotta di pecora e zafferano ed profumo di limone ed arancio grazie alle relative scorze.
Cari amici ed amiche le " Pardulas o Pardule " sono dei dolcetti dei quali io personalmente vado ghiotto !
Ingredienti
- Ricotta di pecora o vaccina - 1 kg
- Farina - 1 kg
- Zucchero - 250 g
- Uova - 4
- Arance - la buccia grattugiata di 1
- Limoni - la buccia grattugiata di 1
- Zafferano - 1 pizzico
- Strutto - 1 cucchiaio
- Sale - q.b.
- Miele
- Diavoletti - per decoro
Per la preparazione :
potete iniziare la preparazione delle vostre squisite " Pardulas o Pardule " predisponendo il ripieno che avrete miscelando in una terrina la ricotta, un uovo intero, 3 rossi d'uovo, la buccia di limone e quella d'arancia, lo zafferano, lo zucchero e circa 200 g di farina. Quindi passerete a lavorare il tutto sino ad ottenere un composto ben amalgamato ed omogeneo, successivamente mettete da parte facendo riposare. Successivamente preparerete la sfoglia, impastando il resto della farina (circa 800 g) con acqua tiepida e continuando la lavorazione aggiungendo gradualmente i 3 albumi rimasti, lo strutto ed un pizzico di sale. Quando la pasta sarà morbida ed elastica, procederete a tirarla in sfoglie sottili ed a ritagliarla in dischi grandi quanto un piattino da caffé , quindi con una dimensione di circa 10 cm. Dopo di chè posizionerete su ogni disco di pasta una pallina di ripieno (poco più grande di una noce), per poi rialzare e ondulare l'orlo della sfoglia nonchè chiuderlo intorno al ripieno con dei pizzichi in modo da dare ad ogni " Pardula " la giusta forma. Successivamente passerete a spolverizzare una teglia con farina e nell' adagiarvi sopra le " Pardulas " che cuocerete a forno caldo con fuoco moderato (circa 175° ) per un arco di tempo di circa 30 minuti, sin quando cosi' saranno dorate. Quindi lascerete sfreddare e passerete ad ungerle con il miele intiepidito e nel decorarle con i diavoletti (confettini multicolori), chiamati in dialetto sardo " tragèa ".
Fonti : Ricette di Sardegna Web Page
Ricette della Nonna web Page
Blog Giallo Zafferano - Cucina con Sara Web Page
Cookist Web Page
Immagine tratta da(by) Blog Giallo Zafferano - Cucina con Sara Web Page