La pianta esterna richiama la figura di una serratura a simboleggiare una porta tra il mondo dei viventi e quello dei morti; la struttura è composta da un cortile circolare, un vestibolo, un piccolo ambiente di raccordo tra cortile e d il pozzo nonchè dai gradini che conducono al pozzo vero e proprio.
L’area del giardino dalla forma circolare, cui accederai attraverso un ingresso posizionato a nord, era dedicata ai riti collettivi del culto delle acque. La porta si apre su 17 gradini che conducono alla sorgente perenne e che sgorga dalle profondità terrestri. Si accede al pozzo attraverso una pavimentazione di lastre di scisto con un canale di entrata nel mezzo, il quale porta l' acqua dall’esterno verso i gradini del pozzo.
Il pozzo è coperto in parte da architravi e la sua parte più sotterranea, ovvero una camera circolare alta quasi sette metri dove si raccoglie l’acqua, è invece coperta con una falsa cupola (a tholos).
All’interno dell’area sacra sono stati rinvenuti importanti reperti, tra cui alcuni monili e un piccolo pugnale con un’elsa in bronzo, parte di una statuetta forse infissa nei blocchi di pietra.
La civiltà nuragica è testimoniata nel territorio olbiese anche dal nuraghe " Riu Mulinu che rapprsenta uno dei più importanti monumenti preistorici del nord Sardegna, e dalla tomba dei Giganti de "su mont’e s’Aba (o s’Ape) ", dalle eccezionali dimensioni.
La città di Olbìa, ossia ‘felice’ fu fondata dai greci per poi divenire una colonia romana per alcuni secoli.I romani ci hanno lasciato in eredità l' acquedotto, le terme e "s’Imbalconadu ", a rappresentazione della tipica fattoria romana.
Cari amici se vi trovate nella città di Olbia In città vi surgerisco di non mancare in una visita al museo Archeologico sull’isolotto di Peddone ed al museo della necropoli, sotto la suggestiva basilica di San Simplicio, patrono della città.
Fonti : Wikipedia
Sardegna Turismo Web Page
Sardegna Cultura Web Page
Immagine tratta da(by) Sardegna Cultura Web Page
Dedico l'articolo al mio caro zio defunto Giuseppe Adamo, Cavaliere Kadosh e cultore del culto delle acque
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente