Francesca Elle

Sono capace di contare, sì. Ma spesso Mi smarrisco. Perdo il conto dei fiori, ad esempio, quelli che vedo scendere dagli alberi in primavera e smarrisco quello delle stelle, sempre, ed ogni volta devo ricominciare daccapo. Il salto delle cavallette mi ammalia, ma non sono mai riuscita a misurare i loro salti, non ne sono capace, davvero. E vorrei quantificare, se ne fossi capace, il perimetro delle nuvole, ma non so come si fa e dunque, non ci riesco, non sono capace di farlo. E a volte, provo a contare i passi che mi separano dal mare, poi mi perdo fra le mie inquietudini, in Te e la conta non mi riesce e mi domando se per il ritorno devo fare la sottrazione oppure no, boh, non lo so. Così, alla fine, mi ritrovo a raccogliere i semi della frutta che mangio, li metto insieme e li divido in maniera sistematica ma.. il risultato è una nuova foresta, che non avevo previsto e ne avanza sempre qualcuno di dispari. E moltiplico le giornate di sole sommandole a quelle della pioggia, il totale che mi esce sono sette stagioni e chissà quante settimane, ho perso ancora il tondo. Mi confondo, la matematica mi confonde, Tu, invece non mi confondi, eppure mi piace, mi piaci, ma per quanti conti possa fare qualcosa non mi tonda mai, e allora smetto di contare. Siamo circondati da misure, noi stessi. Siamo fatti di centimetri, chili, litri, tiri, segreti… Ma quanto pesa un segreto non lo so calcolare e quanto misura una risata nemmeno. Ma l’area del Mio cuore, quella sì, quella la conosco e so come trovarla. Non fosse che quando Mi scavo, come uno specchio Mi ritrovo dentro di riflesso anche Te.

Francesca Elle

Perché scrivi? Perché a volte la carta è l'unica che "ascolta"

Francesca Elle

Percorsi tortuosi del destino, la Mia voce interiore è la Mia guida; L'amore è la Mia stella del nord.

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