Francesca Dadini

Founder Executive

L'OSTEOPOROSI O DECALCIFICAZIONE DELLE OSSA

2019-09-14 15:14:14

Cos'è l'osteoporosi e come prevenirla

L’OSTEOPOROSI

L’osteoporosi è una riduzione della massa di tessuto osseo per unità di volume. In generale si distingue l’osteoporosi post- menopausa e senile. L’osteoporosi è una condizione patologica caratterizzata dalla progressiva riduzione della massa ossea associata a deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo, con un aumento della fragilità scheletrica e del rischio di frattura. 

L’osteoporosi è una patologia subdola e la sua manifestazione coincide spesso con una frattura. Quando un trauma, anche banale, supera la capacità di resistenza meccanica dell’osso osteoporotico, si possono verificare fratture, più probabili a livello di polso, femore e soprattutto dei corpi vertebrali. L’osteoporosi si può manifestare con dolore e rigidità lombare, progressivo incurvamento del dorso e riduzione della statura. Il dolore interessa la regione lombare e il bacino, aumenta stando in piedi o seduti, camminando o con il movimento. Si calma con il riposo. Dopo i 45 anni di età la maggior parte della fratture è una conseguenza dell’osteoporosi e si verifica nelle donne con una frequenza sette volte maggiore rispetto all’uomo. La netta prevalenza di incidenza femminile è al conseguenza del venire meno all’azione protettiva sul tessuto osseo degli estrogeni. Lo scheletro non è infatti una struttura inerte, ma subisce un lento e costante rimodellamento. Gli attori ultimi responsabili di tale attività sono due tipi di cellule, note come osteoblasti e osteoclasti.  Le prime assicurano la fissazione del calcio nelle ossa, mentre le seconde favoriscono la distruzione ossea. Per tutto il periodo di crescita prevale la formazione di nuovo tessuto osseo, mentre nell’età adulta fino ai 45 anni si realizza un sostanziale equilibrio tra formazione e riassorbimento osseo. Dopo tale età diventa più intensa la perdita di tessuto osseo operata dagli osteoclasti. La maggior attività di tali cellule è favorita dal calo di estrogeni che tendono a inibire gli osteoclasti e a favorire l’assorbimento di calcio alimentare. Come conseguenza di ciò si stima che dopo la menopausa il patrimonio osseo si riduca per ogni anno nell’ordine dell’1-3%.

Di seguito si descrive un efficace rimedio.

 

La coda cavallina o equiseto

La coda cavallina o equiseto (Equisetum arvense) è ricca di Sali minerali e in particolare di silicio, dotato di attività rimineralizzante. Il silicio ha un ruolo essenziale nell’assicurare l’integrità fel tessuto connettivo di sostegno, la plasticità delle articolazioni e la solidità dello scheletro. 

 

Come prevenire l’osteoporosi

  1. Assicurare all’organismo un introito adeguato di calcio e vitamina D;
  2. Fare regolarmente attività fisica;
  3.  Mantenere un peso forma adeguato
  4. Evitare un consumo eccessivo di alcool
  5.  Non fumare; 
  6. Alimentazione corretta


I consigli che seguono sono tratti dal Quaderno Menopausa. I consigli alimentari della Fondazione Veronesi.

È vero, le esigenze di calcio aumentano durante la menopausa perché la perdita di estrogeni può accelerare la perdita di massa ossea: per questo gli specialisti consigliano di aumentare la dose quotidiana da 1000 a 1500mg.

Per assicurarci il giusto fabbisogno dobbiamo assumere alimenti ricchi di calcio senza cadere nell'errore di pensare che i latticini ne siano l'unica fonte: infatti, sono molto ricche di calcio anche le verdure a foglia larga come il cavolo, la frutta secca come le mandorle, quella fresca come le arance, i legumi come la soia e soprattutto l'acqua con un contenuto medio di minerali.

Al contempo, è importante non eccedere nel consumo di alimenti che contengono elevate quantità di fosforo come la carne rossa, i cibi elaborati e ricchi di conservanti e le bevande gassate. Un eccesso di fosforo nella dieta, infatti, accelera la perdita di calcio e magnesio nelle ossa. Si consiglia anche di evitare l'eccesso di sodio, un’abitudine che aiuta anche a mantenere i valori della pressione sanguigna nella norma.

Attenzione non solo al sodio utilizzato per salare, ma anche a quello "nascosto" nelle carni conservate (salumi e insaccati), nel pane e nei sostituti, nel dado da brodo, negli snack e nei prodotti in salamoia.

Diminuendo questi prodotti e consumando più frutta, verdura, cereali integrali e legumi, proteggeremo la struttura ossea e, più in generale, la nostra salute.