Andiamo sempre alla ricerca di nuovi linguaggi... linguaggi che ci permettono di esprimere le nostre esperienze interiori, linguaggi fati di segni, forme, colori, emozioni, racconti di un sè o di un ma, nel vorticoso amplesso del divenire e dell’essere, arbitri di una coscienza impura volta alla ricerca del “come”, del “bello”, dell’inesauribile ma colmo fardello dell’Artista, che naviga in mondi paralleli e piroettanti, fatti di inciampi, salti, voli e sorpassi. Arte come Aria che respiriamo, cibo che mangiamo, acqua che depura e rinvigorisce, libera di fluire, di essere una “cosa” unica e universale, per tutti, per pochi per sè.