Filippo Scicchitano

Ragnarǫk, “Il giudizio delle potenze”...

2019-12-02 09:00:59

Se pensate che il cristianesimo detenga il primato sull' Apocalisse, siete fuori strada! La fine del Mondo arriva dal Grande Nord, ma prima ci sarà un lunghissimo, terribile inverno...

L' Apocalisse nella mitologia norrena:

Nessuna delle mitologie del “Vecchio continente”, prevede uno scontro finale tra luce e ombra, tranne una, quella norrena, che ha un suo Armageddon veramente epico e spettacolare.

Il paganesimo scandivano ha una fine del Mondo molto somigliante con quella cristiana, la famosa Apocalisse di Giovanni del Nuovo Testameno.

Uno scontro finale tra le potenze del bene e quelle del male, sia nella Bibbia che nelle leggende norrene alla fine della lotta l'intero Universo si ricompone, però c'è una differenza sostanziale, infatti se per i cristiani il “Nuovo Mondo” è la Gerusalemme Celeste, per gli scandinavi invece la rinascita, avviene dopo l'incenerimento e la distruzione totale di ogni cosa, il Cosmo è destinato alla distruzione per potere ricrearsi completamente.

Tutto si rigenera, tramite il lavoro dei figli sia divini che umani, di chi ha governato prima, i discendenti hanno il compito di fare esattamente come i loro predecessori, riportando l'equilibrio sia nel Mondo celeste che in quello umano, inoltre  non è prevista la cancellazione completa del male. 

Una punta di malvagità incarnata nel dio Niogghor, resta presente in cielo e sulla terra.

Il grande gelo:

Prima dello scontro epico tra le forze benigne e quelle malefiche, deve avvenire un passaggio essenziale, che scuote tutti gli equilibri ambientali, sociali, politici, culturali, economici e familiari.

Il Fimbulvetr l'inverno leggendario, segnato da eventi catastrofici, in tutti i Mondi.

Si verificano la distruzione degli astri, terremoti, alluvioni, l'albero cosmico trema.

Tutti i confini vengono spazzati via, ora grazie a questo caos totale, Loki e il suo esercito del male, sono pronti per la guerra.

Armageddon, la battaglia finale:

L 'ora è arrivata, Heimdallr il grande guardiano del Bifrost, (ponte d'arcobaleno), soffia su Gjallarhorn il corno magico che può essere udito in tutti i Mondi, questa è la chiamata alle armi, la battaglia è ora mai alle porte.

Giunte a questo punto le armate del bene e quelle del male, danno inizio a duelli all'ultimo sangue, questi combattimenti si svolgono sulla pianura di Vigrior, ogni divinità del bene lotta con il suo alter ego maligno.

Odino chiama alla guerra anche tutte le anime dei guerrieri umani più nobili e valorosi, che fino a quel momento godevano la meritata pace ad Asgard, nel sacro Valhalla.

Tutti moriranno sia i buoni che i cattivi, nessuno dei combattenti resta in vita.

L 'ultimo duello leggendario è tra Loki e Heimadllar, a questo punto dello scontro dal Regno infuocato di Musplellsheimr  giunge Surthr che con la sua gigantesca spada fiammeggiante brucia l'intero Cosmo, escluso un luogo solo, dove gli ultimi due esseri umani si sono rifugiati, il bosco sacro di Hoddmìmin.

Come nella leggenda dell'araba fenice, la vita rinasce dalle ceneri della distruzione, così gli eredi divini e umani ricostituiscono l'equilibrio cosmico, adesso tutto è pronto per rinascere, i figli degli dei e nuovi esseri umani Lif con Lifprasir ripopolano tutti i Mondi, Ragnarǫk è compiuto.

Musica apocalittica, Il crepuscolo degli dei:

Il grande musicista e compositore Richard Wagner non seppe resistere al fascino della mitologia norrena, le quattro opere dell'anello del Nibelungo, si concludono con il Götterdämmerung, il quarto capitolo è la fine del Mondo, in tutti sensi... 

Il dramma musicale è strettamente collegato con le vicende del Ragnarǫk, il più rappresentativo e noto esempio di questo legame, è presente nel secondo capitolo, con la celebre cavalcata delle valchirie.

Arte che richiama la leggenda un vero capolavoro nel capolavoro. Wagner inoltre a sua volta è stato una fonte di grande ispirazione per J.R.R Tolkien, il professore padre del Fantasy contemporaneo. 

(su questa tematica, potete trovare un mio articolo, la-piu-bella-lezione-del-professore-j-r-r-tolkien)