Fabrizio Masala

Personal Trainer-Formatore-Fully Fit

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Superare la paura dell'acqua e' possibile. Leggi come. I parte

2019-06-24 08:24:19

Una delle mie qualifiche e' istruttore di nuoto e come tale ho avuto a che fare con molte persone che avevano paura dell'acqua. Con mia grande soddisfazione tutti quelli che sono venuti poi se ne sono andati senza piu' il timore reverenziale dell'acqua. Il merito e' tutto loro!


Grazie alla mia pluriennale esperienza nell'ambiente acquatico ho avuto modo di lavorare con persone che avevano paura dell'acqua e, con un pò di pazienza e perseveranza, sono riuscite a superarla.


Ognuno di loro aveva una storia da raccontare.

Ognuno di loro aveva avuto un momento scatenante che li aveva allontanati dalla bellezza di entrare in acqua anche solo semplicemente per rilassarsi.


Rilassarsi è proprio questa una parola essenziale nel processo di liberazione dalla paura dell'acqua.


Possiamo delineare alcune fasi di questo processo:


Accettazione del problema e voglia di risolverlo


La prima cosa che una persona deve fare è quella di accettare la sua condizione ed essere sincero con se stesso.

Fatto questo la persona deve aver voglia di affrontare la sua paura.


Come?


Iscrivendosi in piscina e prendere un isttuttore che lo aiuti in questo percorso.


Arrivati a questo punto il più è fatto.


Sembra impossibile, ma è così.


Ambientamento


Quando un bambino si approccia all'acqua della piscina per la prima volta, l'istruttore dovrà insegnargli ad essere il più rilassato possibile.


Per fare questo ci sono dei giochi che permettono questo.


Durante i giochi il bambino prende confidenza con l'acqua e con le sue capacità natatorie.


Più questo viene sviluppato e più il bambino capirà quali sono i limiti nei quali può muoversi all'interno dell'acqua.


Giochi proposti


Alcuni dei giochi proposti maggiormente sono:


Il cagnolino, cioè nuotare come fa un cane, sia mantenendo la testa fuori che, per i più bravini, con la testa in acqua.

Alcuni bambini faticano in questa posizione e quindi non vogliono farla.

Un consiglio? Fateli giocare!


Spiderman, ossia far prendere il bordo della piscina con le mani al bambino e farlo spostare sia a destra che a sinistra mentre prende aria fuori dall'acqua e butta fuori l'aria creando così le bolle all'interno dell'acqua.

Alcuni bambini non vogliono mettere la testa sotto l'acqua perché hanno paura che gli entri l'acqua nel naso, mentre altri non vogliono aprire gli occhi sotto l'acqua.


La stellina o morto a galla, far sdraiare il bambino sulla superficie dell'acqua sia a pancia su che a pancia in giù con la testa dentro l'acqua e tenerlo in quella posizione finché ce la fa.

Non bisogna forzarlo a rimanerci ognuno ha i suoi tempi.


Toccare terra con i piedi, alcuni bambini scoprono in modo naturale la profondità: li diverte.

Alcuni bambini non amano andare sotto l'acqua quindi hanno bisogno, grazie al gioco, di esplorare la profondità.


Questi sono solo alcuni esempi di giochi didattici che si possono fare per dare acquaticità ad una persona.


Nel prossimo articolo vi parlerò di come intervenire su un adulto.