Fotografia emotiva, Artiterapia
Il Palpito della terra - Nascita di un progetto di Emozioni per immagini
Ho sempre fotografato cercando di racchiudere le mie emozioni e la mia visione del mondo in un’immagine.
Il che, se ci pensate, è un’operazione complessa, in quanto l’interiorità, ciò che proviamo, come ci sentiamo, è in continuo divenire, mentre un’immagine è qualcosa di statico.
Il mio obiettivo è da sempre stato creare immagini che restituiscano il flusso emozionale, lo scambio tra il cosmo che abbiamo dentro e l’Universo che ci circonda fuori, immagini che “respirino” di immensità, che non si collochino in un luogo o in uno spazio determinati, benchè da essi traggano inevitabilmente origine.
Quando ho iniziato a progettare uno studio fotografico su Davide Lajolo, famoso giornalista, partigiano e scrittore, ho pensato a che cosa mi avesse affascinata fin da bambina nei suoi scritti.
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L'esposizione è allestita in maniera permanente presso la Cantina sociale di Vinchio e Vaglio
Fotografia emotiva, Artiterapia
Guardare il mondo con gli occhi di un bambino
(...)Non è vero che i bambini non parlano
parlano molto di più di noi adulti….ma comunicano con un canale che noi facciamo in fretta a dimenticare quando cresciamo, o almeno, io me lo ero completamente dimenticato.
Federico mi “parlava”, incessantemente, mi provocava emozioni fortissime, e io non sapevo assolutamente come gestirle, perché non ero, appunto, abituata a fare un ponte tra la testa e le sensazioni più profonde…
Quindi, quando è nato, io non sono “nata” subito come madre (...)
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Fotografia emotiva, Artiterapia
La spiritualità è una dimensione interiore.
Ed è ben diversa dalla Fede o dalla Religione.
È un respiro interiore che ci fa andare oltre noi stessi.
È sentire il senso del Sacro.
È sentire che esiste qualcosa di più grande.
È sentirsi tutt'uno con l'Universo.
È cogliere la grandezza anche in un filo d'erba.
È il riuscire a provare meraviglia di fronte alla grandezza della Natura.
Uno dei grossi mali della società è che le persone non riescono più a stupirsi.
Non riescono più a provare meraviglia.
Prese dalla frenesia e dai continui input incalzanti, non riescono più a fermarsi, a pensare, a interiorizzare, e quindi perdono il senso di spiritualità.
Quindi perdono l'abitudine a guardare l'orizzonte, di fronte a sè, per poi guardare più in alto.