Fabbrica della Salute

Nutrizione funzionale, yoga e lifestyle

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L'"allenamento" che porta la mente in quiete

2021-11-06 19:32:41

Il segreto per essere in buona salute è: mantenere il corpo in movimento e la mente in quiete!

Lo yoga è un tipo molto particolare di "allenamento", dove, al posto dei classici e ben noti "esercizi fisici" possono essere presenti delle sequenze di posizioni statiche o in movimento, diversi modi di respirare, esercizi di concentrazione, meditazione, ecc...

A differenza del fitness, però, dove la quiete mentale non risulta essere un elemento rilevante ma solo un possibile effetto gradito del training, nello yoga questo aspetto è dichiaratamente l'obiettivo primario.

Lo yoga è il raggiungimento della quiete, ovvero l'acquietamento delle "fluttuazioni mentali".

Durante ogni sessione di pratica il corpo viene trattato come un tutt'uno con la mente, ed in effetti lo è: le azioni sul corpo e sul respiro producono direttamente o indirettamente effetti sulla mente, a volte energizzandola, altre volte stemperando l'eccitazione, a seconda della necessità.

Lo scopo è sempre quello di equilibrare le disarmonie per favorire una lucida e quieta concentrazione/meditazione.

Il concetto stesso di yoga=equilibrio, ovvero yoga=armonia tra gli opposti, significa, ad esempio, che dobbiamo portare acquietamento quando c'è troppa agitazione, oppure incrementare l'energia quando c'è una prevalenza di torpore.

Per fare ciò, agiamo in prima istanza sul corpo con posizioni statiche o sequenze dinamiche, con modi di respirare o altri lavori specifici, e poi sulla mente in maniera diretta, con concentrazioni e meditazioni nelle sue varie forme, nonché  tramite combinazioni di queste pratiche.

Il corpo ed i sensi, che sono spesso considerati un disturbo alla quiete della mente, possono essere usati come strumento prezioso per il raggiungimento di uno stato di profonda interiorizzazione.

Osservare ed essere consapevoli di quanto ci accade a livello di corpo, di respiro, di sensazioni, ma anche di emozioni e di pensieri, costituisce uno dei migliori esercizi che ci permette di sviluppare la nostra capacità di entrare in meditazione.

Infatti, oltre ad essere maggiormente consapevoli di ciò che influenza il nostro comportamento, l'umore e le decisioni che prendiamo, con questo esercizio sperimentiamo la presenza in noi della nostra parte consapevolenon giudicante, il cosiddetto "testimone".

Per "testimone" si intende la qualità più basilare della nostra coscienza, quella che semplicemente riconosce e sperimenta le cose, le sensazioni, i pensieri e le emozioni.

Questo "testimone" è oltre la mente, perché è in grado di osservarne i contenuti ed i relativi stati.

Infatti si dice che, così come gli occhi non possono vedere sé stessi, nemmeno la mente è in grado di osservare sé stessa: se qualcosa osserva la mente e ne è consapevole, allora quel qualcosa dev'essere oltre la mente.

La mindfulness, che è un allenamento continuo alla consapevolezza, porta proprio a questo: a passare attraverso i sensi, i pensieri e gli stati mentali, per arrivare a riconoscere l'osservatore che sta dietro tutto ciò.

I sensi sono come delle porte che ci conducono al centro cosciente del nostro essere.

Lo yoga mira proprio a questo usando una grande varietà metodi, per raggiungere uno stato di quiete mentale dove è più facile vedere (come si dice) il "fondo del lago" quando le "acque" sono calme.

Con lo yoga ci alleniamo ad avvicinarci  progressivamente alla meditazione, rendendo il corpo e la mente adatti a questo scopo e considerandoli come strumenti per la nostra ricerca, piuttosto che come dei nemici.

Questo modo "inclusivo" di vedere le cose e di condurre la ricerca personale è uno degli aspetti che più mi fa seguire ed amare questa disciplina.

Non esiste nulla di intrinsecamente sbagliato, da correggere o eliminare nella nostra vita: ogni cosa ha il suo posto e la sua funzione! Spetta solo a noi riconoscerlo.

Quando ci troviamo a voler combattere contro qualcosa (ad esempio le distrazioni per raggiungere la quiete mentale), stiamo semplicemente sperimentando un nostro limite: è forse un segnale che ci deve spingere ad allargare la piccolezza della nostra visione!

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Il riposo profondo della mente lo puoi raggiungere solo nel silenzio mentale. Hai mai pensato alla relazione tra il tuo grado di silenzio e la tua salute?
by Evelina Lavinia/Roberto Zanardi
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