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🚢 LA CHERNOBYL DEI GHIACCI 🚢

2019-08-26 15:59:12

La prima centrale atomica trasportabile è pronta a mollare gli ormeggi. Si chiama Akademik Lomonosov e somiglia ad una grossa chiatta su cui è stata installata una coppia di mini-reattori atomici da 35 megawatt. A cosa serve esattamente? Quanto è costata? Ma soprattutto: è pericolosa?

🚢 LA CHERNOBYL DEI GHIACCI 🚢


La prima* centrale atomica trasportabile è pronta a mollare gli ormeggi. Si chiama Akademik Lomonosov e somiglia ad una grossa chiatta su cui è stata installata una coppia di mini-reattori atomici da 35 megawatt. È diretta a Pevek, nel Mare della Siberia orientale. Qui, la mini-centrale russa fornirà elettricità a 50 mila residenti e l’energia necessaria alle attività di estrazione mineraria di ÄŒukotka, una regione ricca di oro e rame.


Nei piani della compagnia russa Rosatom, che l’ha costruita, l’Akademik Lomonosov aprirà la strada al mercato delle centrali atomiche di piccola taglia, più economiche e più facili da assemblare o da trasportare in luoghi remoti, come le aree desertiche, per alimentare gli impianti di dissalazione dell’acqua marina o appunto le regioni artiche, per sfruttare le risorse petrolifere e minerarie che diventeranno accessibili con il ritiro dei ghiacci polari. 


Rosatom afferma di avere in progetto altre sei unità ma non si sbilancia sul prezzo. La costruzione della Akademik Lomonosov ha richiesto dieci anni e una spesa stimata di 450 milioni di dollari, contro i 5-10 miliardi di dollari di una centrale nucleare tradizionale.


Le associazionie ambientalistiche ritengono che la Centrale nucleare Akademik Lomonosov porti con sé un rischio altissimo per l'ecosistema Artico, già messo in crisi dai cambiamenti climatici. Si ritiene che la centrale nucleare sia vulnerabile in caso di disastri naturali. Gli ambientalisti norvegesi e per Greenpeace ritengono il progetto pericoloso e la centrale è stata soprannominata la Chernobyl galleggiante.


*I primi a costruire centrali nucleari galleggianti sono stati gli americani. L’esercito statunitense, infatti, negli anni ’60 puntava a sviluppare piccoli reattori nucleari per generare elettricità e riscaldamento nei siti più remoti e inaccessibili. Fu così realizzato l’MH-1°, rinominato Sturgis in onore del generale Samuel D. Sturgis: un reattore ad acqua pressurizzata. Era una vecchia nave Liberty su cui era installato un reattore. E non è stato un vero successo. Ha funzionato solo 7 anni nella zona del Canale di Panama. Danneggiata da una tempesta, è stata lasciata in un deposito e poi dimenticata per 38 anni. Attualmente, è in fase di smantellamento negli Usa, a Galveston.



FONTI:


Wired

Repubblica

Wikipedia