Erica Scherl

Chi ben comincia…ovvero: guida ragionata alla scelta del vostro primo violino (Prima parte)

2020-04-04 20:31:34

La passione per la musica non conosce età. Questo articolo è dedicato a chi ha deciso di iniziare questa affascinante avventura, o a chi ha dei figli che vogliano avvicinarsi a questo bellissimo mondo. Renderà più semplici e sicuri i primi passi.

La passione per la musica non conosce età.


Personalmente sostengo che non sia mai troppo tardi per iniziare un nuovo percorso di apprendimento. Anche se il violino è uno strumento molto complesso, per cui per raggiungere la maestria di un concertista ci vogliono molti anni di studio, di profonda dedizione e di costante impegno, è possibile giungere a una buona padronanza, che ci consenta di divertirci e godere della musica, in qualsiasi momento della propria vita.

La dimensione dello strumento

Questo è, come potete intuire, un primo aspetto di fondamentale importanza. 

I violini vanno da una misura di 1/8, per i bambini molto piccoli, fino ad arrivare alla misura di 4/4 per un adulto o per un ragazzo che abbia raggiunto le dimensioni di crescita adeguate. La valutazione della grandezza dello strumento deve essere fatta soprattutto in base alla lunghezza delle braccia e alla grandezza delle mani.

Perché lo strumento possa essere considerato della dimensione giusta, il gomito del braccio sinistro, che regge lo strumento, dovrebbe formare un angolo di circa 90° quando il violino è appoggiato alla spalla e la mano sinistra regge il violino all’inizio del manico.

Nel caso il braccio sia più esteso di così, si rischia un’eccessiva tensione a carico dei muscoli del collo e della spalla. Il violino è uno strumento che comporta una posizione del corpo asimmetrica, con le braccia sollevate. Questo particolare assetto, richiede uno sviluppo graduale della muscolatura in grado di sostenerlo, ed è importante che la comodità e la funzionalità siano sempre tenute in grande considerazione.

Ovviamente con la crescita il violino andrà cambiato, e sostituito di volta in volta con uno strumento della misura giusta. Per farmi capire dai genitori che sminuiscono l’importanza del violino della dimensione giusta (la frase tipica è: “ma se poi l’anno prossimo glielo devo ricomprare, allora prendo subito quello della misura più grande”), invito a fare un paragone: mandereste in giro vostro figlio con le scarpe di due numeri più piccole, o con i pantaloni di due taglie più grandi? 

L’equilibrio posturale, tanto delicato quando si impara uno strumento, è qualcosa di prezioso e va assolutamente preservato.


Vi aspetto domani, per la seconda parte!