Enzo Zevini

Top Founder President

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Il mondo non è un'eredità dei nostri padri, ma un prestito che abbiamo dai figli

2020-12-31 13:01:16

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È un giorno di primavera di un anno che non sarebbe stato come uno dei tanti già vissuti. Il cielo è colorato di azzurro. 

In giardino seduto sopra una sedia di plastica, osservo un'ape lavorare meticolosa su un fiore di cui non conosco il nome. Intorno a me un'esplosione policromatica dove solo qualche giorno prima regnava il marrone della terra e il grigio dei rami secchi degli alberi. 

La Natura sa sempre cosa fare, al contrario di noi umani, sempre in conflitto tra quello che siamo e quello che pensiamo di dover diventare. 

Da settimane ero in casa, e solo da pochi giorni avevo silenziato i pensieri, smorzato le preoccupazioni, non potevo fare altro. 

Non sapevo se il mondo, le persone, l'umanità intera sarebbero usciti migliori, o se sarebbe andato tutto bene come recitava il lenzuolo appeso sul terrazzo del vicino di casa. 

Di quest'anno che molti vorrebbero dimenticare, io ricordo quella mattina, il momento in cui il mondo si è manifestato più vivo che mai. Di quell'istante ho nella memoria i fiori colorati, il verde intenso delle foglie appena nate, il ronzio degli insetti, il canto degli uccelli venuti chissà da dove. 

Ho pensato a tutti gli anni impiegati alla ricerca del nuovo, senza fare attenzione a quello che mi lasciavo alle spalle, senza fare i conti su quanto i miei comportamenti potessero nuocere a quello che avevo intorno. 

Questo 2020 ha insegnato, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, che ogni crisi porta con sè il seme di un cambiamento; ora quale direzione prendere dipende dal singolo comportamento di ognuno di noi, perché non tutte le scelte sono uguali. 

Sono d'accordo con il poeta Franco Arminio quando scrive che "c'è bisogno di persone che sanno fare il pane, che amano gli alberi e riconoscono il vento." 

Perché il pianeta che abitiamo non ci è stato lasciato in eredità dai nostri padri, ma l'abbiamo in prestito dai nostri figli. 

Vorrei che questo duemilaventi venisse ricordato come l'anno zero, l'anno in cui ogni singolo ha concepito un nuovo modo di stare al mondo. 

Vi auguro un 2021 consapevole, lento, dove avere tempo per osservare un fiore, il verde intenso di una foglia appena nata, il ronzio degli insetti e il canto degli uccelli venuti chissà da dove. 

Buon Duemilaventuno Friends❤

FOGLINEDITI