LEI

LEI

Ci sono molti modi di vedere la persona che siamo,

Lei era tutto sempre come diceva mio padre.

Gli occhi suoi erano sempre lo specchio della sua anima.

Anche quando arrabbiata. Anche quando mi ha detto addio.

Ricordo i suoi giochi, quando ero bambina e quella cosa dentro che sembrava persa nel tempo.

Ricordo le sue dita che, leggere sfioravano il piano nel suonarmi la sua ninna nanna.

Ricordo i libri che mi dava da leggere perchè dovevo sviluppare il mio senso critico.

E niente le sue dita lunghe facevano male a volte ma mai come la sua intelligenza quando era arrabbiata.

E niente lei che si arrabbiata con lui quando le faceva un regalo un giorno qualsiasi dell'anno.

Solo per dirle che l'amava.

E niente era così bella nel suo metro e cinquanta di ginnasta e di lettrice.

E niente era così bello ridere con lei proprio prima di dormire.

E niente lei che ricordava sempre di dire per favore e grazie per ogni piccolo gesto, perché diceva, l'amore e l'attenzione non sono cose dovute.

E niente forse solo ora la capisco. Ora che vorrei dirle che non deve preoccuparsi che me la saprò cavare che credo nelle belle cose e sono ancora quella bambina a volte che scruta il cielo e cerca di indovinare le forme nelle nuvole. Ora che le sue mani sono lontane ma così vicine capisco come mi mancherà chiamarla nelle giornate piovose.

E niente sono qui. E tu sei accanto a me.