Elena Malisan

Founder Starter

Italiani non solo all'estero

2019-03-20 08:06:55

Buongiorno ragazzi. Dal 2016 io e la mia famiglia non viviamo piu' in Italia per vari motivi che non è importante spiegare ora. In questi quasi 3 anni spesso ci è capitato di sentirci dire: "Non fidatevi mai dei connazionali, cercheranno sempre di inc....". Ma è la verita'? E' effettivamente vero che siamo i peggiori nemici di noi stessi? Nella mia breve esperienza, per ora devo essere sincera, ho incontrato molte buonissime persone che ti aiutano in maniera disinteressata ad ambientarti nel nuovo Paese pero'...... Pero' molto spesso non è cosi. I primi contatti che abbiamo avuto con italiani fuori dai confini Nazionali , è stato pessimo. Non raccontero' qui la mia storia perchè è simile a quella di molti altri, eppure anche io e mio marito alla fine eravamo giunti alla stessa conclusione: starsene ben alla larga dalla comunita' italiana all'estero. Perchè? Perchè alla fine ti aspetti sempre di poter essere fregato, ma magari dai residenti, non da coloro che vengono dalla tua stessa Casa.

infondo poi mi sono anche sempre chiesta la motivazione di questo comportamento. Poi  mi son resa conto che effettivamente noi italiani anche all' interno del nostro stesso Paese siamo cosi': difficilmente solidali, poco  empatici, molto divisi....insomma ci si guarda in cagnesco gia' fra vicini ed alle volte pure fra parenti stretti. Se riusciamo in qualsiasi maniera ad ottenere un soldo in piu' di colui che ci stá accanto....lo facciamo. Non conosco la realtá delle altre nazioni per cui non dico che solo l'italiano ha questa tendenza, non lo so, parlo pero' di quello che ho conosciuto. 

Comunque, tornando al tema, sempre mi sono chiesta il perchè di questo. La motivazione che  fa 'godere' quando un connazionale cade e magari si fa pure male. Qual'è la soddisfazione? Perche' si è felici di vederlo sofferente? Da dove nasce questo atteggiamento?

Forse la paura che qualcuno nuovo del posto possa fare meglio di te e magari ti metta in ombra? Anche solo il fatto di 'essere arrivati prima' puo' incentivare a cercare di farlo cadere affinchè non ti sorpassi?

Sinceramente mentre scrivo mi rendo conto che anche negli ambienti di lavoro accade questo, l'ultimo arrivato molto spesso viene boicottato da molti soprattutto se arriva un 'giovane' con idee nuove ed aria fresca.....' Dove pensa di andare quello? Qua abbiamo giá il nostro sistema, la nostra gerarchia'.

Non si riesce a vedere l'altro, si pensa solo a proteggere quello che si ha...e se mettendolo in ginocchio riesco ad ottenere di piu' o a dimostrare che questo ambiente è duro come lo era stato per me ...lo faro'.

Fortunatamente non per tutti funziona il 'morte tua vita mea'...molti al contrario proprio per il proprio vissuto e le difficoltá incontrate, cercano di aiutare per quanto gli è possibile gli altri.

Purtroppo forse, il retaggio storico di divisione che ci continuiamo a portare dentro (anche tra province o comuni, non solo regioni o nord e sud), di guerre, di miseria che hanno vissuto i nostri ancestri, ci rende difficile non pensare solo a proteggere il nostro piccolo orticello, a non riuscire a vedere che nell'altro c'è anche una parte di quello che siamo o che siamo stati. Quindi che cosa voglio dire in questo lungo articolo scritto di getto? Fidarsi o non fidarsi della comunitá italiana all'estero? Non fidarti mai di nessuno se non del tuo istinto, lui ogni volta ti dirá, magari sottovoce di chi si' e di chi no. Suerte a todos chicos!