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LOTTARE PER LA LIBERTA' DEI BAMBINI
Lottare per la libertà di bambini è lottare contro i mulini a vento?
Don Chisciotte è l'ultimo dei cavalieri senza macchia e senza paura, nato dalla penna di Miguel De Cervantes nel 1605: gira il mondo animato dall'ideale di risolvere tutte le ingiustizie che incontra sul suo cammino.
Di fatto, ciò che intraprende non si realizza e alla fine non sa chi è, comincia a preoccuparsi di essere nella storia sbagliata e così parte alla ricerca di chi sta scrivendo questa storia così sbagliata perchè la corregga.
E' animato da un cuore generoso, un ottimismo senza limiti, che gli fa dire: " Non è possibile per il male o per il bene regnare per sempre, quindi, visto che il male è durato a lungo, sta per arrivare il bene, e il mio compito è aiutare il bene a vincere".
Purtroppo però perde il contatto con la realtà, al punto che riconosce in un gruppo di pecore dei nemici.
Io mi ritrovo in questa storia, vivendo una cesura fra gli ideali e la realtà . Come molte altre persone, aspiro alla libertà e lotto per essa, perchè nella storia umana, la libertà è sempre stato un ideale che ha scatenato la lotta.
A differenza di Don Chisciotte che è definito " il cavaliere dal volto sofferente", io cerco di lottare con il buon umore e la gioia, sebbene ci siano molte cose che possono farmeli perdere, che non ci permettono d'incontrare i nostri bambini.
L'elenco dei fattori che stanno minando l'infanzia, che di fatto limitano o contribuiscono a distruggere la libertà, è variegato e complesso:
* riforme scolastiche che partono dall'alto, senza la possibilità, per gli insegnanti,
di far sentire in merito la propria voce, ma che tolgono professionalità e motivazioni,
oltre che prestigio sociale, proprio a chi invece, come insegnante, è deputato a
costruire il futuro;
* rilevazioni sull'apprendimento basate sui test, da cui dipende il futuro scolastico
dell'alunno e che vengono propinati sempre prima, al punto che bambini di quattro
anni si possono sentire già falliti e che tolgono qualsiasi efficacia al rapporto tra
maestro e alunno. L'ossessione di quello che pensano gli altri, che porta a non
tener più conto dei propri sentimenti ( molti psicologi possono confermarlo)
* il condizionamento, non di rado cinico, della pubblicità, che crea falsi bisogni per
colmare il vuoto creato dalla mancanza di rapporti
* la nuova tecnologia, che porta i bambini piccoli, a vivere in un mondo virtuale, con
conseguenze negative sulle cellule del cervello
* la quantità di violenza assorbita attraverso videogiochi e televisione, che rende
più sensibili alla violenza e, nel contempo più paurosi, più vulnerabili, al punto di
sviluppare nei bimbi aggressività quando si pretende qualcosa da loro, la paura
del mondo, che fa preoccupare gli adulti che i bambini non abbiano sufficienti
competenze per affrontarlo e quindi li spinge a metterli sotto pressione perchè
imparino sempre prima.
ATTACCHI ALLA LIBERTA'?
Il nostro compito di genitori , insegnanti , educatori è aiutare i bambini a trovare un equilibrio, attraverso il processo educativo.
In un altro articolo, parlavo di come un maestro debba essere un "artista", avere uno spirito creativo.
Sviluppando uno spirito creativo, usando l'immaginazione, possiamo sciogliere le nostre catene che ci legano ( ho parlato anche di autoeducazione), e Don Chisciotte è un grande esempio d'immaginazione.
E' così che possiamo veramente entrare nell'essere dell'altro.
Il dono dell'arte è quello di trasportarci in un'altra dinamica, trovare un nuovo rapporto con l'altro, che non si basa sulla paura, ma sull'empatia.
Il cuore quindi del lavoro del maestro è sviluppare questo spirito creativo.
A mio avviso ci sono molte possibilità perchè questo avvenga: frequentando un corso di teatro, di canto, di yoga , di acquerello, etc.
Infatti , negli anni , tenendo corsi di acquerello alchemico, ho potuto sperimentare come molte persone e insegnanti , abbiano potuto "sciogliere molti nodi " ed apprendere non solo una tecnica diversa, ma uno stile di vita diverso , andando a migliorare in tutti i campi della loro vita.
E come ho sempre detto e sperimentato, i bambini si nutrono delle cose, dell'ambiente e delle persone che lo circondano.
Cerchiamo quindi di creare un equilibrio nella nostra vita ed in quella dei nostri bambini, anche se la realtà è che non saremo mai in equilibrio, perchè siamo esseri umani.
Questo però non dovrebbe frenarci nel cercare un equilibrio ed in ciò dovremmo trovare anche la gioia.
Se tutto fosse in equilibrio, la vita sarebbe noiosa, non ci sarebbe nulla da apprendere.
Secondo Christopher Clouder ( presidente dell'ECSWE- European Council for Steiner Waldorf Education), " anche la LIBERTA' è un concetto, non uno stato.
Non si può avere la Libertà, si può solo andarle incontro.
Ciò vale per tutti gli esseri umani, ed è per questo che la Vita diventa interessante.
Questo articolo riporta tratti di resoconto di Roberta Naldi, della conferenza tenuta da Cristopher Cloder, la sera del 27 aprile 2007.