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Mabon

2021-02-19 21:43:44

Tempo di raccogliere e lasciare andare.

Mabon è una festività mobile e cade tra i giorni 21 e 23 settembre, in corrispondenza con l’Equinozio d’Autunno.
La data cambia di anno in anno perché l’Equinozio è un evento astrologico che segue le oscillazioni della Terra sul suo asse.
Quest’anno l'equinozio è il 22 settembre, alle 15.30.
In questa speciale giornata il sole sorgerà precisamente ad est e tramonterà precisamente ad ovest.
Come è noto, per un giorno le ore di luce e quelle di buio, saranno identiche.
Per questo motivo, uno dei temi principali dell'equinozio, è quello dell'armonia fra gli opposti.
Gli equinozi sono momenti spazio temporali molto particolari: per 24 ore, infatti, luce e buio hanno la stessa durata.
All'equinozio di primavera, le energie sono orientate verso la crescita, mentre all'equinozio d'autunno, le energie prendono la direzione della decrescita.
Con l'equinozio d'autunno, entriamo quindi nella parte oscura dell'anno.
Dal giorno successivo a Mabon, il buio inizierà a crescere e a prendere il sopravvento sulla luce.
Nulla di cui preoccuparsi.
Il buio, la notte, sono essenziali per il benessere nostro e per la continuità della vita.
Essi ci invitano al riposo, all'introspezione, alla riflessione.
C'invitano a prendere una pausa per guardare in profondità dentro noi stessi, guardare quali parti di noi devono morire, per permettere alla vita stessa di rinnovarci.
Per un giorno però, le due forze si equivalgono, in una danza di armonia ed equilibrio.
Prima di iniziare il percorso che ci condurrà nelle profondità di noi stessi, la natura c'invita a riflettere sulle forze opposte e sull'importanza di mantenere un equilibrio fra di esse.
Yin e Yang, giorno e notte, maschile e femminile, luce e oscurità, attività e passività, spirito e materia, ecc.
Queste forze apparentemente opposte, ma in realtà complementari, sono tutte fondamentali per una vita sana ed equilibrata.
Così come a livello fisico, è necessaria l'unione dell'uomo e della donna, per far scoccare la scintilla della vita, così a livello sottile, la nostra forza vitale è alimentata dalla danza interna delle polarità.
Solo quando tutte le diverse parti di noi, sono perfettamente in equilibrio, è possibile il processo di creazione.

Il ciclo della Dea

A Mabon la Dea mostra il suo volto di donna adulta, matura, sovrana di se stessa.
Incinta del figlio divino, Ella è Madre Terra, portatrice di abbondanza e prosperità.
Il Dio suo compagno, ha intrapreso il viaggio iniziatico che lo porterà a rinascere ad un nuovo livello di consapevolezza.
Per questo Lei ora è sola sulla Terra, in attesa di compiere il viaggio che la porterà accanto al suo compagno, per vegliare su di lui (ed iniziarlo nelle vesti di Crona).
Come in altre occasioni, anche a Mabon la Dea mostra infiniti volti, sebbene uno spicchi sugli altri.
Noi la onoriamo come Madre Terra, dispensatrice di frutti, completa, Sovrana di se stessa, Signora nel suo mondo.
A Mabon, ella è anche il ventre oscuro dentro cui il Dio compie la sua trasformazione (la Dea quindi svolge anche una funzione iniziatica, sebbene questo volto resti nascosto, rispetto al volto di Madre).
Nelle sue vesti di Sovrana, la Dea c'insegna ad essere sicure di noi stesse, ad essere indipendenti, volitive.
La Sovrana pone confini sani, che le permettono di dire no all'occorrenza e d'altra parte, di aprirsi all'intimità con l'Altro Madre Terra c'invita a radicarci profondamente nella realtà, come donna adulta, capace di assumersi la responsabilità della propria vita, di impegnarsi per portare i propri sogni a manifestazione.
Di Selena Chiappori, brano tratto dal percorso "Danzare la Ruota dell'anno"



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