Donatella Angeli

Top Founder Starter

CREATIVITÀ

2018-07-04 15:20:50

Ridare vita ad un vecchio sgabello, classe 1968, smalto ad acqua

Donatella Angeli

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LETTERA DI UNO CHEF, LEGGETELA, VE NE SONO GRATA (non è completa perché cam dice che è troppo lunga, ma rende l'idea..)

2018-07-04 12:48:11

Cari cuochi, Non vi capiranno. Non ce la faranno proprio a capirvi! Lo so io che ero dall’altra parte, chiuso in uno squallido ufficio con un lavoro ben pagato, ma noioso. I miei amici e la mia famiglia erano convinti avessi perso la testa quando presi la decisione di entrare nell’abisso sconosciuto della cucina. Presumo che pensassero fosse solamente una fase temporanea che si sarebbe presto conclusa. Potresti essere tu? Forse hai appena finito la scuola e stai pensando di dedicarti alla cucina. Magari non sei tu, ma qualcuno vicino a te. In ogni caso, se sei arrivato fin qui, ti imploro di continuare a leggere la mia lettera. I cuochi sono una razza rara e spesso fraintesa e se sei tra quelli che rinunciano ad esercitare questa professione, ti capisco in pieno, veramente. Però, se anche la più piccola parte di te sta pensando ad una vita nel settore gastronomico, o hai già intrapreso questa decisione, ed hai bisogno di rassicurazioni, allora è proprio nella cucina che le trovi. Ci sono anche centinaia di motivi per cui invece non dovresti lavorare in una cucina, se non migliaia. Dipende solamente da come decidi di ragionare. La maggior parte delle persone non saprà mai cosa significhi lavorare come un cuoco o uno chef professionista e questo mi fa sorridere. È qualcosa di cui vado particolarmente fiero. Non perché penso che siamo migliori degli altri, ma perché per diventare un bravo cuoco o chef ci vuole una tremenda forza fisica, mentale, ed emotiva. Molti non ce l’hanno o non apprezzano e non fanno uso dei propri talenti. Sette giorni alla settimana siamo qui, pronti a farci il culo. Lo facciamo in cambio della possibilità di esprimerci attraverso il cibo. Non esistono vacanze o fine settimana. Potremmo avere un martedì libero a caso, potremmo essere fortunati ed essere esonerati dal diabolico turno del brunch della domenica mattina. Nessuno vuole lavorare la domenica mattina. Lavoriamo più a lungo di chiunque altro. I giorni iniziano presto e finiscono tardi. In genere, quando il resto del mondo si mette il pigiama, si lava i denti e si infila nel letto, la giornata lavorativa finisce per noi. Il problema non è la durata del turno, ma la fatica. 15 ore in piedi sono abbastanza estenuanti da rendere il lavoro poco attraente per molti. E non è tutto qui Ma la parte più impegnativa è l’ambiente lavorativo. In una cucina è tremendamente caldo e tutto è terribilmente affilato. I cuochi imprecano e si corrono per tutta la cucina, la stampante sputa le comande il ​​più rapidamente possibile e per ore il tuo corpo viene sottoposto ad un test fisico. Crollerai per la frustrazione, confidando che la tua squadra ti sostenga. La tua forza mentale viene messa a dura prova: comande mal interpretate, bistecche cotte troppo a lungo, pasta troppo cotta, e così via. Forse stai solo impazzendo per una di queste cose. Ancora una volta, ti fidi che la tua squadra ti tiri fuori da questa m****. Faresti lo stesso per loro – questo è l’unico modo per sopravvivere. I profondi tagli nelle dita e le lacrime mentre tagliamo la cipolla non ci toccheranno, nemmeno leggermente. Le pentole da 30 kg piene di acqua che il più delle volte richiede troppo tempo per bollire. Quando si fanno le patate o la pasta, di solito non c’è un panno asciutto, e ancora meno tempo per cercarne uno. In qualche modo riusciamo a bruciare ancora di più mani già danneggiate. Il dolore è solo un pensiero secondario che non ci fermerà. Non può, altrimenti l’intera nave affonda. Lo dobbiamo al guerriero accanto a noi e continuiamo. Ci sarà anche un momento in cui dovrai andare al magazzino frigorifero. Per attraversare la cucina ad ostacoli, hai bisogno di tutta la tua concentrazione e di un forte senso di equilibrio. Cammini su piastrelle oleose, devi schivare padelle e cuochi per poi tornare al tuo posto nella linea. E devi fare tutto ciò senza far cadere nulla, o peggio, interrompere il ritmo della squadra. E questo richiede di essere capaci.

Donatella Angeli

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Buon giorno camers

2018-07-04 06:07:52

Elefante fatto con pezzi di recupero a Chambery

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