Si tratta di un'invenzione relativamente recente avvenuta in maniera casuale grazie ad un evento meteorologico.
Nel 1564, nel Cumberland (Inghilterra), una fortissima tempesta portò alla luce un enorme giacimento di grafite pura.
Poiché la grafite è un minerale molto morbido, che lascia un'impronta molto decisa anche al minimo contatto, si capì presto l’utilità di usarla per scrivere o disegnare. Purtroppo però non era molto pratica dato che sporcava molto le mani proprio in virtù della sua morbidezza. Veniva quindi utilizzata avvolta in strisce di stoffa o di cuoio.
I primi a pensare di inserirla in un fusto di legno furono due italiani: Simonio e Lyndiana Bernacotti.
Fu solo due secoli più tardi però (1762) che iniziò una vera e propria produzione industriale a Nuremberg (Germania) nella fabbrica Faber, dal cognome del suo fondatore. Venne ideato un processo industriale che prevedeva l'inserimento di un'anima di grafite tra due fogli di legno di cedro poi incollati tra loro.
Una trentina di anni più tardi, Nicolas-Jacques Contè, uno scienziato francese, inventò un procedimento per rendere più resistente la mina: miscelò la polvere di grafite con dell’argilla riuscendo così ad ottenere un impasto per una mina più dura.
É infatti la diversa percentuale di argilla e grafite che fa sì che ci siano matite più morbide e matite più dure. Ma di questo parlerò in un prossimo articolo.
Era il 10 settembre 1795, quando Contè ne mise a punto la produzione.
Era nata la matita moderna.
Il 10 settembre è dunque ufficialmente il compleanno della matita :)
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Buonacreatività
Marzia
Ps: ti lascio qui un link ad un video che mostra le fasi di produzione delle matite in uno degli stabilimenti moderni di “Faber-Castel”.
https://www.youtube.com/watch?v=aPb-slJH9Vs&feature=emb_title