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Calorie del gelato e differenze di valori tra creme e frutta

2019-08-21 21:55:59

Il gelato è un dolce senza stagione: lo si gusta volentieri tutto l’anno, anche nei mesi più freddi. In genere, in estate si prediligono i gusti più freschi alla frutta o alla erbe aromatiche – come quello al basilico – mentre in inverno hanno la meglio le creme, come malaga, cioccolato, tiramisù...

 o nocciola.

Il gelato è una prelibatezza di antiche origini: anche ai tempi dell’antica Roma, infatti, in Italia si mangiavano dolci fatti di ghiaccio o neve, resi gustosi dall’aggiunta dei più svariati ingredienti. Si trattava comunque di preparazioni ben lontane da quello che oggi conosciamo come gelato. Qualcosa di più vicino alla versione moderna sembra essere stato sviluppato durante il Rinascimento. Ma è solo alla fine del diciassettesimo secolo che il gelato comincia ad affermarsi. In un libro di ricette del tempo, stampato a Napoli, si trovano indicazioni precise per un gran numero di preparazioni, come ad esempio sorbetti, gelato addensato con zucca candita e aromatizzato con acqua di fiori di limone. Nel diciannovesimo secolo la parola gelato, che letteralmente significa “qualcosa di congelato”, è diventata sinonimo di una delle più diffuse preparazioni dolci fredde, servita in coni, coppette o palline.

Gli ingredienti principali per la preparazione del gelato artigianale possono essere divisi in due gruppi: i componenti liquidi e gli zuccheri.

  • tra i liquidi il primo è senz’altro l’acqua, l’unico ingrediente che congela;
  • un’altra materia prima liquida fondamentale è il latte che, a seconda della necessità di preparazione o di scelta nutrizionale, può essere intero, parzialmente scremato, scremato in polvere o anche condensato;
  • tra gli zuccheri il principale e il più comunemente impiegato è il saccarosio, anche se non mancano esempi di gelato preparato con fruttosio o anche sostituti, come ad esempio la stevia.

Gli ingredienti liquidi hanno come principale funzione quella di sciogliere gli zuccheri e gli aromi, nonché mantenere idratati gli stabilizzanti e le proteine. Tuttavia, la loro peculiarità è quella di passare allo stato solido una volta che la miscela pronta viene refrigerata a una temperatura inferiore a 0°C: questo passaggio assicura una certa consistenza alla miscela stessa.

Con questi ingredienti la preparazione del gelato base è assicurata, tuttavia di rado – se non nei pochi gusti presentati come “sorbetti” – sono gli unici ad essere presenti. Nella maggior parte dei casi, infatti, si trovano “prodotti ausiliari” come i grassi, ad esempio margarina o olio di cocco, le uova e gli aromi.

Sia nei gelati di produzione industriale o artigianale è diffuso l’impiego di addensanti, emulsionanti e stabilizzanti.

Calorie del gelato

Per fare il conto delle calorie del gelato è sufficiente conoscere alcuni dati principali, in media infatti:

  • 1 g di zucchero apporta 4 kcal;
  • 1 g di grassi apporta 9 kcal;
  • 1 g di proteine apporta 4 kcal.

Questo schema è utile perché non solo aiuta per il calcolo, ma anche per riconoscere con facilità come i gelati a più alto contenuto di grassi siano quelli più calorici. Tutti i gusti che – oltre al latte – contengono panna, come nella maggior parte dei gelati alle creme, sono i più calorici. In media, un cono alla frutta apporta circa 130 kcal, mentre alla crema ben 200-230 kcal. L’aggiunta di panna fa salire l’apporto calorico di altre 100 kcal

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