Dieta di gruppo

Salute & Benessere

Alimentazione per calcoli renali di acido urico

2020-09-22 21:16:57

I calcoli renali sono dei piccoli “sassolini” che si formano nell’apparato urinario a causa del precipitare e dell’aggregarsi di alcuni prodotti di scarto del nostro organismo. Esistono varie tipologie di calcoli: calcoli renali di cistina, calcoli renali di struvite, calcoli renali di acido urico.

Linee guida generali

Nel trattamento di tutti i tipi di calcolosi è consigliabile, innanzitutto, un abbondante consumo di liquidi intesi come acqua (non meno di 1.5 litri al giorno). L’assunzione deve essere distribuita nel corso di tutta la giornata per assicurare un volume urinario costantemente elevato. Nei periodi estivi e in presenza di attività fisica, è indicato un consumo d’acqua ancora maggiore.
In particolare, per i calcoli di acido urico :

  • Seguire una dieta sana ed equilibrata, finalizzata soprattutto al rispetto del bilancio energetico. L’obesità e il sovrappeso, infatti, rappresentano due fattori di rischio non indifferenti per i calcoli renali quindi, in presenza di tali condizioni, è opportuno eliminare i chili in eccesso.
  • Evitare di eccedere con le proteine (soprattutto quelle animali);
  • Ridurre l’apporto di purine. I cibi che ne contengono elevate quantità hanno un alto contenuto di residui acidi e tendono quindi ad acidificare le urine e anche ad aumentare la escrezione urinaria di acido urico;
  • Limitare il consumo di sale. È buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la cottura ed eliminare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità;
  • Scegliere cibi con un basso apporto di grassi saturi e privilegiare quelli con maggior tenore in grassi monoinsaturi e polinsaturi;
  • Cucinare senza grassi aggiunti, preferendo metodi di cottura semplici come a vapore, in microonde, sulla griglia o piastra, in pentola a pressione, etc. anziché la frittura, la cottura in padella o i bolliti di carne.

Quali cibi devo evitare?

  • Alcolici e superalcolici, inclusi vino e birra;
  • Bevande zuccherate o soft drink come acqua tonica, cola, aranciata, tè freddo, etc. ma anche i succhi di frutta perché contengono naturalmente zucchero (fruttosio) anche se sulla confezione riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”;
  • Alimenti conservati sotto sale, in scatola o salamoia, essiccati o affumicati, dadi ed estratti di carne poiché contengono elevate quantità di sale;
  • Alimenti da fast food o junk food (hamburger con salse elaborate e bacon, crocchette di pollo fritte, crocchette di formaggio fuso fritte, etc.), in quanto questi alimenti possono contenere grassi (trans) che, se consumati in eccesso, possono causare danni alla salute anche gravi. I grassi trans sono presenti anche in molti prodotti preparati industrialmente o artigianalmente e nei piatti già pronti, per questo è bene leggere attentamente le etichette nutrizionali per evitare gli alimenti che riportano tra gli ingredienti la dicitura “ grassi vegetali idrogenati ”;
  • Snack salati come patatine, pop-corn, salatini, arachidi, etc.;
  • Alimenti fritti, in pastella ed intingoli;
  • Condimenti grassi come burro, lardo, strutto, panna, margarine, etc.;
  • Frattaglie animali (fegato, rognone), carni grasse e selvaggina;
  • Molluschi e crostacei;
  • Insaccati ad elevato tenore in grassi saturi come salame, salsiccia, mortadella, etc., oltre alle parti grasse delle carni (con grasso visibile).
  • Maionese, ketchup, senape e altre salse elaborate perché contengono zuccheri aggiunti e grassi saturi, di conseguenza risultano ipercaloriche;
  • Dolci quali torte, pasticcini, biscotti, frollini, gelatine, budini, caramelle, merendine, brioche, ma anche frutta sciroppata e zucchero per dolcificare le bevande, in quanto i calcoli di acido urico sono maggiormente associati alla presenza di obesità e diabete mellito;
  • Pesce azzurro ad alto contenuto di purine come acciughe, alici e sardine.

    Cosa posso mangiare?
  • Pane, pasta, riso, avena, orzo, farro e altri carboidrati complessi, privilegiando quelli integrali perché hanno un più basso indice glicemico e sono più ricchi di fibre, da alternare con gli analoghi raffinati;
  • Verdura cruda e cotta. La varietà nella scelta permette di introdurre correttamente tutti i sali minerali, le vitamine e gli antiossidanti necessari per l’organismo. La fibra contenuta nelle verdure permette di ridurre il senso di fame e controlla maggiormente l’assorbimento di zuccheri e grassi. Limitare alcuni tipi di verdure quali asparagi , spinaci , cavolfiori e funghi . Ricorda che le patate non vanno considerate come verdura, ma come carboidrati al pari di pane e pasta;
  • Pesce a medio contenuto di purine, come spigola, carpa, cernia, luccio, merluzzo, nasello, palombo, sogliola, rombo, trota (porzione di circa 150 grammi);
  • Legumi, da consumare almeno due volte alla settimana. È importante che i legumi siano considerati come un secondo piatto e non come un contorno: sono quindi da alternare a carne, pesce, formaggi e uova. Una buona strategia per aumentare il consumo di legumi è preparare piatti unici (es: riso e piselli, pasta e fagioli, pasta e ceci, etc.);
  • Uova, massimo 2-4 a settimana;
  • Latte e yogurt scremati o parzialmente scremati, almeno una porzione al giorno;
  • Formaggi, da consumare un paio di volte alla settimana, freschi o stagionati
  • Oli vegetali polinsaturi o monoinsaturi come l' olio EVO, l'olio di riso o gli oli monoseme.